Quasi la totalità dei camion che vengono imbarcati sui mezzi della Caremar, durante il tragitto, non hanno al seguito gli autisti. Il sistema è questo: un autista pur facendo il biglietto da Capri a Napoli onnicomprensivo di mezzo, imbarca il camion e poi scende dalla nave. Quando la nave arriva a Napoli il camion viene rilevato da un altro autista. Per tutto il tragitto in mare il camion non ha l’autista a bordo e qualsiasi cosa accada è a rischio e pericolo del comandante della nave che permette che ciò avvenga quotidianamente e su tutte le corse delle navi. Fintanto non accade nulla in navigazione si va avanti così, anche se ciò non dovrebbe essere permesso, ma se ad esempio dovesse accadere un incendio ad uno dei mezzi si propagherebbe a tutti gli altri senza che nessuno, salvo avviare il sistema antincendio, potrà fare nulla! Questa vicenda non riguarda solo i mezzi privati, trasportatori, edilizia, etc., ma anche quelli che trasportano rifiuti. In effetti ciò accade in quanto vi è un risparmio economico non indifferente per i proprietari dei mezzi che sono organizzati a gestire il loro servizio in questo modo. Totale assenza, invece, di controlli riguardo alle dimensioni dei mezzi che possono sbarcare a Capri. Basta una “modifica”, per non chiamarla in altro modo, al libretto di circolazione ed anche se le dimensioni dei mezzi eccedono, rispetto a quelle consentite, si sbarca a Capri! C’è anche da rilevare che alcuni “autisti” provengono dal servizio pubblico dell’Atc e quindi stanchi del lavoro “nero” si dedicano poi a quello pubblico.
Insomma il trasporto dei camion meriterebbe un’inchiesta, cosa questa che nessuno vuol fare! Ultima “chicca”, se così la si vuol definire, è la bigliettazione “ridotta”; tanti che non ne hanno diritto ne usufruiscono danneggiando le compagnie ed al tempo stesso coloro a cui spetta!