Prima la Corte di Appello e poi la Corte di Cassazione hanno sentenziato, dopo anni di cause, tra il Comune di Capri e la Sippic Spa, l’asserita proprietà dell’intero complesso acquedottistico di Capri a favore di quest’ultima. Il servizio idrico a Capri storicamente è stato gestito dalla Sippic fintanto il Comune di Capri, con la Capri Multiservizi, se ne impadronì con una serie di atti e facendo in modo che tutti i dipendenti dalla sera alla mattina lasciassero la Sippic per confluire nella Capri Multiservizi, una società poi messa in liquidazione. Alla Capri Multiservizi, con l’ingresso di leggi dello Stato, il servizio venne trasferito con quello fognario alla Gori. Il Comune di Capri, attraverso l’ufficio opere e lavori pubblici, ha deciso di ricorrere, nel timore di dover pagare danni di centinaia di migliaia di euro alla Sippic, per chiedere la riforma parziale della sentenza.