Sembra paradossale che per le vaccinazioni ai cittadini capresi ed anacapresi siano impegnati medici che giungono dalla terraferma mentre ve ne sono di residenti che per questa funzione si recano a Napoli. Un paradosso certamente e specialmente quando vi sono condizioni di mare avverse o medici di terraferma impegnati all’ospedale che non possono affrontare le vaccinazioni. Della vicenda, vista la grande affluenza dei cittadini che vogliono vaccinarsi se n’è occupato anche il sindaco di Capri Marino Lembo a cui non sono state date risposte. Tra l’altro visto che vaccinarsi significa anche riporre fiducia quale migliore occasione che sull’isola se ne occupino i medici di Capri? Il motivo, alla base, per cui non avviene quello che dovrebbe essere normale è che i medici che arrivano dalla terraferma vengono lautamente pagati. Vi sono anche medici del Capilupi che in servizio al nosocomio vanno ad effettuare le vaccinazioni, lasciando comunque scoperto l’ospedale che di medici già ne ha pochi. In caso di emergenza il medico rientra in ospedale a discapito delle vaccinazioni. Un balletto che non dovrebbe essere permesso dal direttore generale della Napoli 1 Ciro Verdoliva. Per le vaccinazioni ai bambini da 5 ad 11 anni il Comune di Capri con l’assessorato all’infanzia Salvatore Ciuccio per intrattenere i bambini in attesa della vaccinazione ha avuto una brillante e certamente utile idea, ovvero fare interagire i bambini con un servizio di clown, risultato particolarmente gradito.