Sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Anacapri, diretti dal Luogotenente Cristoforo Perilli, che stamane sono intervenuti non lontano dalla Grotta Azzurra denunciando 3 persone e sequestrando un’area di oltre 20mila metri quadrati. Ad essere denunciati il proprietario di un’area che sovrasta la Grotta Azzurra, uno dei più prestigiosi vignaioli-artisti campani che sei anni fa aveva acquistato l’area, il gestore del futuro ristorante ed il titolare dell’impresa edile. I lavori erano in corso probabilmente funzionali ad adibire l’area ad un nuovo ristorante, sbancamento di terreno ed installazione di opere senza autorizzazione. Secondo quanto accertato dai Carabinieri, erano in esecuzione lavori destinati a creare terrazzamenti e complessi di scale con terra e legna ricavata sul posto. L’area, estesa su una superficie di circa 2 ettari e sottoposta a vincolo paesaggistico e archeologico, è stata sequestrata.
I Carabinieri della Stazione di Anacapri hanno operato avvalendosi del responsabile dell’ufficio tecnico dela Comune di Anacapri, l’architetto Filippo De Martino ed un tecnico inviato dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, anche, perchè gli abusi erano esercitati in prossimità degli scavi di Villa Gradelle che risale al periodo augusteo. L’ennesimo sequestro in un luogo tra i più vincolati dell’isola di Capri, ha commentato Nabil Pulita di Legambiente, l’ennesimo tentativo di distruggere l’armonia e la bellezza genuina di un luogo sacro dal punto di vista turistico, ambientale storico ed archeologico. Il Consiglio direttivo della locale Legambiente plaude al lavoro dell’Arma dei Carabinieri di Anacapri per aver bloccato tali attività illecite. È un grido di dolore quello che viene da Legambiente, perché ci si accorga che per interesse di qualcuno si perde un patrimonio ed una attrattiva turistica per e di tutti.