ANCHE QUEST’ANNO EVASIONE
DEL CONTRIBUTO DI SBARCO?
porre rimedio al mancato pagamento
del contributo di sbarco via mare

Lo scorso anno ci si è dovuti rendere conto che vi era un’evasione di quanto previsto del contributo di sbarco che andava avanti da anni, questo succedeva quando i turisti venivano fatti sbarcare agli stabilimenti balneari, senza corrispondere i previsti 2,50 euro a persona. Il motivo dello sbarco ovviamente nella stragande maggioranza dei casi è trascorrere qualche ora per i turisti tra mare e ristorazione. Addirittura a Marina Piccola venne creato un sistema illegale ed irregolare di sbarchi organizzati a servizio di uno stabilimento balneare che a fronte di 5 euro a persona sbarcava, sul pontile attiguo alla spiaggia pubblica in concessione, i turisti. Un evasione sui due fronti di Capri, Marina Piccola e Marina Grande, che ha danneggiato le casse comunali con centinaia di migliaia di euro ed a nulla è valsa la lettera che il Comune di Capri aveva inviato agli stabilimenti balneari che se ne erano fregati. Una lettera che è partita dalla ragioneria a maggio 2019 dove il dirigente, recentemente scomparso, aveva invitato ad una decina di stabilimenti a prendere visione del regolamento per la tassa di sbarco del Comune, in merito agli obblighi di denuncia e di versamento di quanto spetta all’ente pubblico. Per il contributo di sbarco i mezzi turistici provenienti dalla penisola sorrentina, napoli e costiera amalfitana, quelli che fanno brevi tour intorno all’isola ad esempio, possono sbarcare solo al porto turistico, che quest’anno ha dedicato una zona proprio a quest’attività organizzata e nel rispetto della normativa covid19, mentre in estate grazie agli stabilimenti vi è un’evasione da brivido della tassa di sbarco. Il contributo di sbarco di 2,50 euro a persona moltiplicato per le centinaia di migliaia di persone che sbarcano su mezzi di fortuna degli stabilimenti o piccoli pontili non abilitati a ciò è una somma da capogiro. La lettera del Comune di Capri del 2019, dalla maggior parte degli stabilimenti è stata disattesa e grazie alle boe in concessione alcuni stabilimenti hanno permesso lo sbarco abusivo per avere clienti al ristorante mentre altri solo per permettergli di scendere a terra facendosi pagare addirittura 5 euro per il traghettaggio e nulla per il contributo di sbarco. A fronte di questa lettera che avvisava gli stabilimenti del rischio che gli stessi diventassero soggetti tenuti ad incassare il contributo di sbarco, incorrendo anche in sanzioni e denuncie all’autorità giudiziaria per gli sbarchi abusivi, c’è da dire che il Comune di Capri non avendo la possibilità di controllo con suo personale non ha potuto contestare nulla anche se vi è un’ampia documentazione fotografica che gira in rete e che dimostra il contrario. Una soluzione potrbbe certamente essere rappresentata dal fatto che di fronte a perdere più di mezzo milione di euro, il Comune di Capri potrebbe dotarsi di personale stagionale, ad esempio da giugno ad ottobre, per recuperare queste somme, ed avere sotto controllo tutta la situazione e debellare il danno alle casse comunali offrendo anche un’occasione di lavoro. Anche perchè questi controllori abilitati all’incasso potrebbero essere assunti con un contratto part time dall’ufficio tributi che è gestito dalla Capri Servizi che è una società comunale al 100%.