La Città Metropolitana ha anticipato agli autisti gli stipendi non pagati dall’Atc con apposita determina la numero 2747 del 29 aprile u.s. una vittoria questa dei sindacati che tanto si sono spesi, delle amministrazioni comunali e sindaci isolani e dell’avvocato caprese Gaetano Simeoli dell’associazione liberi consumatori che aveva da subito avanzato questa soluzione.

 

ATC: AUTISTI SENZA STIPENDIO
AZIENDA CON LE CASSE VUOTE
manca il conguaglio dello stipendio di febbraio e quello di marzo, nessuna speranza per ora
per la retribuzione di aprile

L’Atc, l’Azienda Trasporti Campania, che a Capri gestisce il servizio di trasporto su gomma con un parco macchine che tra poche settimane dovrebbe essere oggetto di rinnovo con l’arrivo dei primi nuovi bus, e che copre le linee che collegano Capri centro con Anacapri ed anche l’eliporto di Damecuta, Marina Piccola e Marina Grande, da oltre due mesi è in difficoltà economiche fortissime. I 78 dipendenti dell’azienda a febbraio hanno ricevuto solo 3/4 dello stipendio e nulla di marzo, stessa cosa si prospetta all’orizzonte per aprile. Le casse dell’Atc sono completamente vuote e l’azienda ha vinto una serie di giudizi con l’Inps che le deve somme rilevanti. L’Inps non vuole compensare con l’Atc quanto le deve e quindi ciò provocherebbe che il Durc, il Documento Unico di Regolarità Contributiva sarebbe in perfetta regola e la Città Metropolitana potrebbe conferire all’Atc quanto le deve, che al momento dovrebbero essere 6milioni di euro, consentendo che gli stipendi venissero saldati al 30 aprile. I lavoratori dell’Atc, di cui 48 sono in cassa integrazione, non possono neanche fare assemblee sindacali e scioperi astenendosi dal lavoro, perchè in un momento di emergenza coronavirus tutto ciò è ovviamente vietato. I dipedenti dell’Atc mercoledì mattina senza interrompere il servizio hanno dato vita ad una dimostrazione esponendo striscioni alle biglietterie e lungo le strade su cui era scritto: «CON LE PAROLE E LA SOLIDARIETÀ NON SI MANGIA! LAVORATORI ATC DA 2 MESI SENZA STIPENDIO. SIAMO STANCHI DI LAVORARE SENZA ESSERE PAGATI».


Il sindacato Usb Lavoro Privato rappresentato da Francesco Chierchia ha diffuso una nota in cui sottolinea: “Nel frattempo i dipendenti della società, pur senza essere retribuiti, stanno continuando a svolgere regolarmente il proprio lavoro con dedizione e senso del dovere, nonostante la mancanza di idonee misure di sicurezza a salvaguardia della salute degli operatori previste dalle normative e protocolli nazionali” e“Non possiamo più venire a lavorare senza essere retribuiti ogni mese abbiamo le bollette e i mutui da pagare e questa condizione sta generando un forte clima di tensione tra la categoria. Bisogna fare presto, tra qualche giorno non riusciremo più mettere il piatto a tavola. Confidiamo nel senso di responsabilità di tutti, a cominciare dalla nostra amata azienda alla quale non abbiamo mai fatto mancare la nostra disponibilità”. Adolfo Vallini dell’Esecutivo Provinciale Usb ha tenuto a sottolineare che: “Sempre di più la gestione privatistica dei servizi rappresenta un grave danno sia per i cittadini che per i lavoratori, sono anni che proponiamo la nascita dell’Azienda Unica Regionale dei trasporti, con gestione trasparente e partecipata dei cittadini, impegnando le migliori competenze tecniche e le giuste energie finanziarie.


Davanti a questa situazione del mancato pagamento di più stipendi La Città Metropolitana di Napoli potrebbe provvedere ad attivare l’intervento sostitutivo pagandoli direttamente come ha segnalato l’avvocato caprese Gaetano Simeoli dell’associazione liberi consumatori, ma sembra che a Piazza Matteotti non vi sia questa volontà e tra l’altro questi ha iniziato la procedura per conoscere quanto mediamente riceve l’Atc dalla Città Metropolitana, somme queste che anche analizzando i bilanci dell’ente pubblico non si riescono ad individuare .

cmna.DETERMINAZIONI_DIRIGENZIALI.2020.0002747