UN ANTICO SORTILEGIO NON DA’ PACE ALLE STANZE DELLA POLITICA
la segretaria comunale è garante della legalità

Nelle antiche case napoletane spesso si aggirava il “munaciello”, oscura presenza che si inseriva nella vita delle famiglie in maniera non sempre cattiva ma spesso maliziosa. A volte faceva dei piccoli dispetti, ma più spesso si comportava in maniera opposta, lasciando addirittura dei regali, dei quali la famiglia beneficiaria era, poi, impossibilitata a giustificare la provenienza (dispetto, questo, ancora più sottile). Appena scoperto, però, il munaciello lasciava la casa, ed istantaneamente cessavano dispetti e regali. Anche nelle stanze del Comune di Capri (sulle quali aleggia un antico sortilegio originato dalla lotta tra preti e Vescovo di Capri, tanto è vero che pare che sul soffitto della sala del consiglio sia addirittura ritratto un piccolo diavolo) pare che oggi si aggiri una presenza aliena. Infatti, a quanto si vocifera negli ambienti della politica caprese, quando si riunisce la giunta municipale (al momento telematica a causa del coronavirus) il primo cittadino Marino Lembo e gli assessori partecipanti Salvatore Ciuccio, Anna De Simone, Ciro Lembo e Paola Mazzina, potrebbero non essere soli: a loro terrebbe compagnia addirittura una munacella. La prima cosa che certifica la segretaria comunale Viviana di Gennaro è la riservatezza dell’organo deliberante (che è prevista dalle leggi vigenti: infatti le riunioni della giunta, a differenza di quelle del Consiglio Comunale, non sono pubbliche, e nessun estraneo, oltre la segretaria comunale e i componenti della giunta stessa può assistervi): pertanto, le voci riferite sono altamente improbabili, e, se corrispondessero al vero, certamente la segretaria farà in modo che episodi del genere non si verifichino più, a garanzia della legalità delle riunioni di giunta, che la segretaria comunale è tenuta a verificare ed attestare.