SBLOCCARE I CONDONI,
MA CON TRASPARENZA
tecnici e progettisti chiedono di ripartire
da trentacinque anni di vuoto

L’associazione tecnici e progettisti dell’isola di Capri negli scorsi giorni ha inviato una lettera a: Marino Lembo Sindaco della Città di CAPRI, Enrico Romano Consigliere Delegato all’Urbanistica e Programmazione Territoriale, Alessandro Scoppa Sindaco del Comune di ANACAPRI, Franco Cerrotta Vicesindaco e Assessore LLPP del Comune di ANACAPRI, e per conoscenza Ing. Salvatore Rossi Responsabile Ufficio Tecnico – Settore Urbanistica Città di CAPRI, Arch. Filippo Di Martino Responsabile Ufficio Tecnico Comune di Anacapri. Prima di entrare nel merito del contenuto della lettera che non reca la firma del presidente architetto Massimo Esposito, non può non notarsi che questa è indirizzata a Franco Cerrotta Vicesindaco e Assessore LLPP del Comune di ANACAPRI e non a Ciro Lembo Vicesindaco e Assessore LLPP del Comune di CAPRI, chissà perchè? La lettera riguarda la richiesta di mettere mano alle centinaia di pratiche di condono sia di cittadini che di aziende che giacciono negli impolverati faldoni da 35 anni negli uffici tecnici dei due comuni. Va innanzitutto detto che l’edilizia a Capri dove in epoca della precedente amministrazione per diversi falsi è stato arresto il responsabile dell’edilizia privata ed urbanistica, diversi tecnici, i più altosonanti sono sul banco degli imputati accusati di falsi e brogli, insomma una situazione che certamente non può farsi finta di non tenere presente quando poi i falsi hanno riguardato proprio pratiche di condono. Tra l’altro l’associazione tecnici e progettisti annovera nelle sue fila molti proprio di questi tecnici che almeno per un fatto di solidità e trasparenza dell’associazione non sono stati neanche cautelativamente sospesi e quindi il solo fatto che la richiesta di far affrontare il condono a braccetto con questi personaggi non da certo tranquillità, anche, alla stessa Soprintendenza che si è trovata ad essere stata “aggirata”.
Il delicato momento legato al covid-19 sta mettendo tutti a dura prova e sta ponendo nuovi e grandi interrogativi sul futuro prossimo per le gravi conseguenze che ne deriveranno. Non si può nascondere che tutte le attività, da quelle legate principalmente al turismo per finire a quelle riguardanti i trasporti, l’edilizia, i servizi pubblici, le professioni, etc., risentiranno di questo periodo critico che ha causato la paralisi di tantissimi settori. Anche l’edilizia, e quindi il settore in cui operiamo, avrà grandi problemi di ripresa e proprio per questo la nostra Associazione, intravedendo un difficile periodo per il rilancio generale dell’economia locale, ha inteso opportuno approfondire quelle tematiche di più stretta conoscenza e competenza per contribuire, si spera, a individuare percorsi e iniziative utili a pianificare il futuro più prossimo per raggiungere obbiettivi e traguardi utili all’intera collettività. E’ innegabile che la ripresa del settore dell’edilizia corre il rischio di essere tra le più lente in quanto legata, oltre che alle difficoltà riorganizzative delle imprese, soprattutto alla pianificazione delle disponibilità di risorse economiche sia del semplice cittadino, sia delle aziende del settore turistico-ricettivo che dovranno fare i conti con una stagione turistica e lavorativa quasi totalmente improduttiva. Inoltre, sia il cittadino semplice, sia le aziende del settore turistico ricettivo, al ritorno ad una vita normale e ordinaria si troveranno di fronte sempre a procedure e “paletti” che ulteriormente potrebbero ritardare la programmazione del loro patrimonio abitativa/familiare o aziendale. Ecco perché ci permettiamo di esprimere alcune considerazioni derivanti dalla nostra esperienza “sul campo” e dalla conoscenza di una situazione che, se affrontata in maniera più costruttiva ed in tempi più celeri, potrebbe consentire una rapida definizione di tantissimi casi che, attualmente, trovano una maggiore difficoltà di conclusione, ritardando lo sviluppo di gran parte del patrimonio immobiliare isolano. Ci si riferisce, chiaramente, al Condono Edilizio che ormai, nelle sue edizioni delle leggi n. 47/85 e n.724/94, arriva ad essere vecchio di 35 anni e che, negli ultimi periodi, ha rappresentato un ulteriore grosso ostacolo al miglioramento dell’intero territorio isolano sia dal punto di vista della riqualificazione e adeguamento strutturale, funzionale, architettonico e paesaggistico, sia dal punto di vista sociale ed economico. Basti ricordare che in presenza di condono non definito risulta molto difficile per le strutture turistico-ricettive portare avanti un importante programma di riqualificazione e per le famiglie risulta altrettanto complesso trasferire i propri beni ad eredi o a terzi anche per le diverse interpretazioni normative in tali materie, con il consequenziale “deprezzamento” del valore immobiliare del bene. Probabilmente siamo di fronte ad un “appuntamento storico” ed il superamento della crisi dipenderà da ognuno di noi e dalla cooperazione che riusciremo a creare e mettere in campo all’interno della nostra società. Certamente gli Uffici avranno potuto cogliere l’occasione di una minore attività ordinaria causata sia dalle limitazioni o divieti di accesso diretto, sia dal sostanziale “rallentamento” delle istanze ordinarie per dedicare maggiori energie ai notevoli carichi d’ufficio pregressi, quindi li potremo trovare più pronti e disponibili ad un’attività come quella che di seguito prospettiamo. Proprio nella consapevolezza di quanto sopra riportato e ad ulteriore supporto agli Uffici che, per sottodimensionamento del personale e per le diverse competenze a loro attribuite, comunque hanno certamente difficoltà a smaltire la mole di lavoro anche ordinario, proponiamo una possibile partecipazione per individuare forme e modalità sia di carattere organizzativo ed istruttorio (gruppi di lavoro per la verifica di documentazione, di ricostruzione storica dell’immobile oggetto di esame, degli svincoli e autorizzazioni su altre materie, etc.), sia di carattere procedimentale per il superamento di alcune “lacune” nella ricostruzione della consistenza dell’immobile (autocertificazioni del proprietario e/o del tecnico, perizie giurate, testimonianze di terzi rese con dichiarazioni nelle forme di legge, etc.). Con la individuazione di una procedura, a cui soprattutto i professionisti dovranno attenersi, si potranno raggiungere più obiettivi:
Ø consentire una istruttoria tecnica delle istanze, con una procedura schematica unica a
cui uniformarsi, che garantisca, quanto più possibile, concretezza e attendibilità alla pratica sollevando l’ufficio da carichi e responsabilità su eventuali carenze documentali;
Ø ri-attribuire alla Commissione Locale per il Paesaggio quel ruolo di organo collegiale a
cui spetta la sola e semplice valutazione di carattere paesaggistico;
Ø Garantire tempi certi all’iter burocratico anche in accordo con gli Enti sovracomunali Si ritiene che in tal modo si potrà procedere, con maggiore snellezza e velocità, in quel percorso fondamentale per lo smaltimento di diverse istanze. Una più celere evasione delle pratiche di condono, sinora rallentata anche dalla mole di pratiche edilizie più “ordinarie” che, certamente, in questi ultimi mesi hanno subìto e subiranno ancora una notevole riduzione, oltre a produrre risorse per le casse del Comune, porterà sicuramente ad un processo di riqualificazione architettonico e paesaggistico del nostro territorio e del patrimonio edilizio esistente, ma anche ad una più rapida ripresa del settore edilizio che, come noto, nei periodi di bassa stagione rappresenta il motore trainante dell’economia dell’Isola. La nostra Associazione resta disponibile al dialogo ed alla collaborazione con le Amministrazioni Locali ed i loro uffici competenti, ma anche, ove lo si riterrà opportuno, con le istituzioni sovra comunali, in maniera da individuare un percorso che possa essere attivato con certezza e celerità per dare alla collettività, cittadini ed imprenditori, anche un forte segnale della volontà di ripresa da questo difficile momento. Qualora le SS.LL. riterranno opportuno dare seguito alla iniziativa sopra descritta, la nostra Associazione resta a disposizione con i suoi soci professionisti che, nelle persone degli
Arch.tti Massimo Esposito, Claudio Stabile, Crescenzo Mariniello e Paolo Di Tommaso,
coordineranno le iniziative e potranno essere i referenti nei rapporti con le Amministrazioni.
Si resta a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed in attesa di un cortese sollecito
riscontro, si coglie l’occasione per inviare i più distinti saluti. Certamente quanto dicono i tecnici è da condividere ma la prima cosa che bisogna garantire è la trasparenza. Basta pensare che l’innovazione introdotta dal delegato consigliere Enrico Romano su esplicita richiesta del sindaco Marino Lembo dell’informatizzazione dell’edilizia privata, rappresenta un passo da gigante che oltre alla trasparenza in tempo di emergenza coronavirus con i tecnici comunali che lavorano da casa, ha consentito anche la continuazione di un lavoro importante che diversamente si sarebbe completamente bloccato. Affrontare le pratiche di condono significa soddisfare le giuste istanze del cittadino che può sanare abusi che la legge gli consentirebbe di legittimare, ed al tempo stesso dare lavoro ad imprese ed operai e sostenere l’economia isolana.