IL MINISTERO COSTA SI CANDIDA
ALLA REGIONE CAMPANIA?
tra De Luca e Costa per l’Area Marina Protetta
chissà qual è il male minore per Capri

La creazione dell’area marina protetta dell’Isola di Capri, pensata per proteggere il mare e valorizzare l’economia che ruota intorno all’Isola dalle continue aggressioni di chi non ha rispetto del patrimonio ambientale, ha rappresentato uno dei punti nel programma elettorale dell’attuale amministrazione comunale “Capresi Uniti” e per la stessa rappresenta una priorità. Dopo le iniziative intraprese dall’amministrazione che, attraverso l’assessore al ramo Paola Mazzina, si era prodigata per la presentazione nella legge di stabilità di un emendamento che consentisse – coerentemente alle dichiarazioni rese dal Ministro Costa – di fare avere a Capri la sua area marina protetta entro il 31 dicembre 2019, il Ministro ha rinnovato a più riprese attraverso i canali facebook l’intenzione di riconoscere a Capri la propria area marina protetta. Da qui un botta e risposta, che agli inizi di gennaio ha visto, da una parte, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa annunciare lo stanziamento delle somme necessarie a quella che sarà (perché deve essere ancora istituita) l’area marina protetta dell’Isola di Capri; e, dall’altra, l’assessore Paola Mazzina, chiedere un urgente incontro a Roma per capire bene cosa stava accadendo anche per rendersi conto se Sergio Costa aveva deciso di cambiare strada, iniziando ad andare oltre gli annunci e a fornire finalmente risposte. L’incontro a Roma c’è stato, è stato un incontro tecnico con i dirigenti del Ministero, e dove per il Comune di Capri è stato presente oltre all’assessore delegato Paola Mazzina, il sindaco Marino Lembo, mentre per Anacapri il sindaco Alessandro Scoppa ed il consigliere delegato Lo Russo. Quello che è emerso da subito, già dalle parole del Ministro Costa è che, diversamente da quanto sostenuto dai precedenti amministratori dell’amministrazione De Martino che si sono più volte spinti ad affermare che ormai era tutto pronto, che l’area marina era già una realtà, il procedimento di istituzione a livello ministeriale in realtà ha preso avvio solo adesso. In questi ultimi giorni, tuttavia, è saltata fuori la notizia che i charter, che con le loro imbarcazioni a centinaia quotidianamente fanno rotta su Capri e di cui molti sbarcano irregolarmente sugli stabilimenti di Marina Grande e Marina Piccola, eludendo tra l’altro il contributo di sbarco, si sarebbero incontrati con il presidente della Regione Campania De Luca di domenica (un inciso necessario) per avere rassicurazioni che per l’area marina protetta verranno coinvolti a salvaguardia dei loro interessi economici. Interessi economici questi che sono fortemente rilevanti e che per il solo contributo di sbarco per il Comune di Capri significa perdere almeno oltre 500mila euro l’anno. Che il presidente della Regione Campania De Luca vada a caccia di voti questo è più che legittimo, ci mancherebbe, e che lo faccia a discapito di Capri dove non avrebbe un gran consenso per le vicende dell’ospedale e quant’altro è ormai risaputo. Ma la notizia più preoccupante sarebbe quella che a candidarsi al suo posto vorrebbe essere proprio il Ministro Sergio Costa, colui che da buon ex Carabiniere dovrebbe difendere Capri e il suo ambiente e mantenere gli impegni presi.