MOSCHILLO CONFERMA, STROSCIO MI DISSE DI…
il costruttore Biagio Gargiulo è smentito dai Carabinieri
Il processo che vede imputato l’architetto Massimo Stroscio, il costruttore Biagio Gargiulo e l’imprenditore Silverio Paone e che ha visto la costituzione di parte civile del Comune di Capri con l’avvocato Luciano Fotios Meletopoulos, celebrato davanti al giudice monocratico Napolitano Tafuri all’udienza del 21 gennaio scorso, dove quale Pubblico Ministero è stato presente il magistrato Damiano, ha visto l’escussione del teste Saverio Moschillo. Nell’aula di giustizia il teste ha confermato che volendo realizzare un gazebo sulla terrazza della sua villa, la celebre Il Canile, a Tragara,di avere chiesto all’impresa Edilandala nella persona del costruttore Biagio Gargiulo di voler impiantare il manuefatto con regolari autorizzazioni, il costruttore a quanto riferito in aula gli avrebbe detto che faceva lui la procedura di legge edile, avendo rapporti di amicizia con l’allora responsabile dell’ufficio tecnico di edilizia privata, l’architetto Massimo Stroscio. Montato il gazebo su una base in cemento abusiva, a quanto ha riferito il Moschillo, dopo qualche giorno il costruttore, Biagio Gargiulo, in sua assenza da Capri lo aveva smontato dicendo che al Comune le acque erano agitate. A questo punto entra in scena Massimo Stroscio che lo avrebbe incontrato e gli avrebbe detto di far fare il lavoro di ripristino, ovvero smontaggio di quella pedana di cemento a Biagio Gargiulo, cosa questa che il Moschillo non aveva voluto far fare in quanto pochi giorni prima si era recato alla sua villa l’ingegnere Salvatore Rossi che gli aveva irrorato le sanzioni per quella base abusiva ed il costruttore non gli voleva restituire il gazebo. In quest’udienza è stato ascoltato anche il Tenente Angelo Mazzarella a cui è stato chiesto di spiegare il modus operandi in caso di ripristini e questi ha spiegato che non vengono verificati come invece aveva fatto lo Stroscio nel caso del Paone. Il Giudice ha anche disposto il deposito a cura del Pubblico Ministero nella prossima udienza di quanto è emerso sui rapporti tra Biagio Gargiulo e Massimo Stroscio nei supporti informatici e telefonini sequestrati il giorno dell’arresto dell’ex capo dell’ufficio tecnico. Alla fine, l’udienza è stata aggiornata al 17 marzo dove comparirà in aula quale teste il geometra Enzo Matassa ed il Brigadiere dei Carabinieri della Stazione di Capri Del Gaudio. Tutta la vicenda ruota intorno ad un falso ripristino che per l’accusa sarebbe stato operato dal costruttore con la complicità dell’ex tecnico comunale a favore dell’imprenditore Saverio Paone proprietario della villa oggetto del falso.