ELICOTTERO AL CAPILUPI IN FORSE,
TROPPE CASE E RUMORI, MA IL COMUNE VUOLE LA SOLUZIONE
il primo cittadino chiede all’Enac
dove è possibile realizzare la piazzola
E’ ormai caccia allo spazio per realizzare una pista, piazzola o elisuperficie di atterraggio per l’elicottero del 118 e di qualsiasi altra emergenza a Capri, che sarebbe ad esempio un intervento di protezione civile. Capri da cinquant’anni ha rinunciato a favore di Anacapri a dotarsi di uno spazio adatto all’atterraggio dei moderni elicotteri per le emergenze, una rinuncia dovuta alla possibilità offerta dalla piazzola di Anacapri a Damecuta, che, è essenzialmente la pista per i tanti vip che da aprile ad ottobre vengono a Capri. Si parla di centinaia di atterraggi e decolli, che autorevoli esponenti del jet set internazionale riescono ad assicurarsi grazie al potere delle compagnie di trasporto con elicotteri che esercitano le loro pressioni affinchè l’esclusività di Capri passi attraverso gli atterraggi a Damecuta. Se da una parte inperversano i vip con i loro atterraggi c’è da registrare continui e molte volte discutibili problemi agli atterraggi di emergenza, ed infatti nelle ore notturne ogni volta sono in forse gli interventi salva vita a Damecuta. Damecuta che è una stazione meteorologica gestita dall’Aereonautica Militare dove vi sono anche appartamenti per ufficiali ed affini che in estate vengono a trascorrere le vacanze nell’isola più esclusiva e tanto ambita. Proprio la gestione non chiara od almeno lineare degli atterraggi al Damecuta ha fatto si che il primo cittadino di Capri, il sindaco Marino Lembo, sollecitato ad intervenire dai cittadini, si gravasse di questo problema e dopo una ricognizione generale tra le leggi ed i regolamenti della materia che è spinosa e le poche opportunità che offre un territorio, dove ogni possibile soluzione sembra essere scoraggiata perchè troppo vicina alle abitazioni od a ridosso dei costoni rocciosi, ha deciso di convocare una riunione della giunta municipale dove si è chiesto aiuto all’Enac, l’ente del volo, affinchè identifichi possibili soluzioni. Il Comune di Capri davanti a questa problematica non si preoccupa di investire mezzo milione di euro pur di risolvere il problema che, molti cittadini, vorrebbero essere con una piazzola sull’ospedale Capilupi, anche, per abbattere quelle decine di minuti che possono salvare la vita a chi necessita del trasferimento in elicottero. In effetti se da una parte il tetto del Capilupi dotato di un ascensore sarebbe la soluzione, la problematica proprio in quella zona sembra non trovarvi soluzione in quanto a ridosso del Capilupi insistono troppe abitazioni. Lo scorso anno vi fu un trasferimento in emergenza non autorizzato dall’Enac per la scarsità di illuminazione a Damecuta ripiegato al campo di calcio San Costanzo, ma pur essendo effettuato in ampia sicurezza grazie alla disponibilità delle forze dell’ordine ed in primis del Distaccamento di Capri dei Vigili del Fuoco, è stata una soluzione talmente temporanea che dopo un paio di atterraggi non ve ne sono stati più, anche perchè è vero che si trovava davanti un’emergenza ma è immaginabile la polvere che si alzava dal campo ed il rumore assordante, sopportabili solo per casi eccezionali. Al momento grazie ad elicotteri atti ai voli notturni e che non necessitano di piazzole illuminate il problema di trovare un nuovo spazio dove realizzare la superficie di atterraggio non è immediato, ma per il primo cittadino di Capri ora è il momento giusto per cercare la soluzione. Da qui l’intervento diretto del sindaco all’Enac di cui a giorni si attendono notizie risolutive, nel senso che potrà essere indacata la strada giusta per risolvere la problematica degli atterraggi d’emergenza. Non va dimenticato ed è cosa di non poco conto, che ad Anacapri il condominio Damecuta ha citato in giudizio l’Aereonautica Militare ed il Comune di Anacapri perchè l’atterraggio di elicotteri sfora i decibel sopportabili ed ancor più quando ciò avviene con il 118 nel cuore della notte. Se verrà scartata la soluzione del Capilupi dove si è esposti a forti venti in inverno e dove i rumori potrebbero provocare una levata di scudi dei cittadini che sono centinaia e che abitano a ridosso dell’ospedale, bisognerà trovare un’altra soluzione che a questo punto potrebbe essere definitiva e comunque più vicina al Capilupi rispetto all’area di atterraggio di Damecuta, ma che potrebbe prevedere, garantendo manutenzione ed operatività la possibilità anche degli atterraggi turistici, visto che se il condominio Damecuta dovesse vincere in tribunale Capri sarebbe privata di un servizio che con i suoi introiti consentirebbe un’ottima gestione degli atterraggi in emergenza con la piazzola sempre funzionante e sicura. Intanto si sono iniziati a fare avanti gli imprenditori e ad esempio Silvio Staiano ha messo a disposizione 10mila euro per lo studio di fattibilità al Capilupi per realizzare la piazzola sul tetto collegata con un ascensore direttamente al pornto soccorso. Ma oltre questi, gli imprenditori di Capri che tanto si riempiono la bocca non si fanno avanti mettendo mano alla tasca, anche se il Comune di Capri per realizzare quest’iniziativa ha quanto gli occorre economicamente.