Non è un fulmine a ciel sereno. Il centro congressi, a Capri, sembra colto da una maledizione e non trova mai pace. E’ pur vero che la storia di quello che era l’albergo Internazionale giustificherebbe una maledizione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’albergo che sorgeva fu chiuso per una serie di vicende e la vecchia proprietaria restò a viverci mentre la struttura andava in rovina, finchè non scoppiò un incendio e la donna morì tra le fiamme. Sembrerebbe, ma è una leggenda, che la donna lanciò una maledizione su tutta la struttura e su chi ne avrebbe usufruito in un futuro. Nel ‘78, Costantino Federico, ma questa potrebbe essere una cosiddetta leggenda metropolitana, quasi a mò di Salvini, entrò nel giardino di quello che oggi è il parco della Flora Caprense guidando una ruspa e quando ebbe accesso alla sala ristorante tutti i presenti restarono agghiacciati. Vi erano i tavoli tra le mura decadenti ancora imbaditi di stoviglie e posate come erano negli anni tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e i primi del dopoguerra. All’epoca Costantino Federico, per questo motivo si può parlare di leggenda metropolitana, era assessore al turismo e, per quanto ricordano suoi colleghi di politica, era contrario all’esproprio. Sembrerebbe, invece, che la consegna dell’immobile avvenne in modo pacifico, con l’avvocato Bartolomeo Della Morte, che consegnò l’immobile al sindaco ed al vicesindaco dell’epoca, che era anche assessore ai lavori pubblici, rispettivamente l’ingegnere Costanzo Lembo e l’avvocato Mario Coppola.
Un esproprio che, se da una parte ha consentito al Comune di Capri di poter far ricovero per i cossiddetti sfrattati ed un dipendente comunale, che oggi non vuole lasciare l’appartamento, degli uffici dell’Asl e dell’Inps, dei Servizi Sociali, nonchè dal Centro Documentale ed Archivistico Achille Ciccaglione, che in materia di cultura è un’associazione che da pochi anni opera in base ad una convenzione comunale, dall’altra è costato somme da brivido che forse oggi non giustificherebbero quell’intervento di esproprio al privato. Cosa questa probabilmente dovuta al completo abbandono dell’ex albergo e di quanto ad esso annesso. Tornando alle vicende attuali del centro congressi e strizzando l’occhio alla maledizione, visto che questa struttura non ha mai avuto pace e mai vi è stata una gestione “serena” a tal punto che le casse comunali sono ancora con le lacrime agli occhi, martedì scorso è apparsa una determina a firma del funzionario responsabile degli affari generali, Marica Avellino, con la quale si è avviata la procedura alla risoluzione contrattuale per inadempimenti con l’attuale gestore, la società del caprese Alex Amitrano, la Daedalus Caprimaze Srls. La determina con la quale è stata stabilita la risoluzione contrattuale ripercorre tutta la storia di come si è arrivati alla gestione del centro congressi e della sala cinematografica e di cosa abbia scatenato la necessità di evidenziare il non rispetto delle clausole contrattuali, da cui però, stranamente per chi legge, emerge alcun cenno alla presenza negli uffici dati in gestione dalla Daedalus Caprimaze Srls ad una società privata, ad un’associazione musicale, e non ultima, quella che per i capresi sembra essere qualcosa come un film di terrore, la Gori che ha il suo sportello con il pubblico.
La Gori è la società che gestisce acqua e fogne, detto bello chiaro chiaro, di cui è proprietaria, come si legge dal suo profilo aziendale, Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano 51,00% (Consorzio obbligatorio dei 76 comuni dell’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano – già A.T.O. 3 “Sarnese-Vesuviano” della Regione Campania di cui fanno anche parte i Comuni di Capri ed Anacapri), Sarnese Vesuviano Srl 37,05% (il cui 99,3% è detenuto da ACEA S.p.A.), ASM 11,93% (Azienda Speciale Multiservizi Pomigliano d’Arco) e ASAM 0,02% (Azienda Speciale Castellammare di Stabia). La Gori ha fittato un bell’ufficio corredandolo di insegne ed indicando che l’ufficio è aperto solo tre giorni a settimana e per i restanti due lavorativi ad Anacapri. Un ufficio che potrebbe passare dato in uso solo i tre giorni a settimana se per i restanti della stessa settimana la Gori prendesse carte, computer, scrivanie e quant’altro per poi riportarle quando lo sportello è aperto al pubblico. In effetti per quanto si sia utilizzato un contratto quasi di servizio nella realtà è un fitto vero e proprio. Il motivo per cui e qui non ci vogliono geni per capirlo, non si è fatto un contratto di fitto, è perchè il bando di gara e le leggi sull’appalto non lo permettono, così come non è consentito per gli altri privati che, anche se lo hanno sulla carta limitatamente, hanno carte, computer, scrivanie e quant’altro e nessuno ha mai visto quest’andirivieni. Appare anche strano che chi era deputato a controllare la gestione non vi abbia mai fatto un sopralluogo dal quale sarebbe emersa la presenza degli uffici della Gori nonchè degli altri privati di cui non si trova traccia nella determina e che pagano non poco ogni mese.
Nella determina si legge:
Premesso che:
– l’Amministrazione Comunale con deliberazione giuntale nr. 114 del 20 giugno 2018 forniva specifico indirizzo al Settore I – Segreteria ed A.A.G.G. di indire procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95 del D.Lgs. 50/2016 e smi, per l’affidamento in concessione triennale dei servizi connessi alla gestione del Centro Polivalente di Vico Sella Orta 3, fissando l’importo posto a base di gara in € 37.8000,00 oltre Iva;
– con Determinazione Reg. Gen.le nr. 428/2018 si prendeva atto degli indirizzi della Giunta di cui sopra e veniva avviata apposita procedura ad evidenza pubblica dopo aver approvato
avviso, bando di Gara, capitolato speciale e schema di contratto;
– nei termini fissati per la ricezione delle offerte 27 agosto 2018, ore 12.00, perveniva una sola offerta come da nota dell’Ufficio Protocollo nr. 21199 del 27.08.2018 e specificamente:
– Prot. Nr. 21194 del 27.08.2018 della ditta Daedalus Caprimaze Srls, avente sede legale in Capri (NA) alla Via Semaforo nr. 3, P.Iva 08725751211;
DATO ATTO che con determinazione Reg. Gen.le nr. 565 del 27/08/2017 si procedeva a nominare apposita Commissione Giudicatrice;
VISTI i verbali di gara;
VISTA la determinazione Reg. Gen.le n.596/2018 di dichiarazione di aggiudicazione efficace in favore della ditta Daedalus Caprimaze Srls, avente sede legale in Capri (NA) alla Via Semaforo nr. 3, P.Iva 08725751211, per un canone complessivo pari ad € 40.500,00 oltre Iva;
VISTA la scrittura privata nr. 33/2018 del 28.09.2018 Prot. nr.23380 di formalizzazione dell’affidamento triennale in concessione dei servizi connessi al Centro Polivalente di Vico Sella Orta n. 3 – CIG. Z5224299E8;
VISTA la nota protocollare nr. 31429 del 21.12.2018 sugli obblighi della ditta concessionaria
previsti dall’art. 7 – “Pagamento del corrispettivo” e dall’art. 10 – “Obblighi del concessionario” lett. d);
VISTA la prima comunicazione Prot.nr.18049/2019 di avvio del procedimento finalizzato alla comminazione di una penale per inadempienza nella gestione dei servizi igienici ubicati nel Parco della Flora Caprense;
VISTA la seconda comunicazione Prot.nr.19864/2019 di avvio del procedimento finalizzato alla comminazione di una penale per inadempienza nella gestione dei servizi igienici ubicati nel Parco della Flora Caprense;
VISTA la terza comunicazione di avvio del procedimento Prot. 19876/2019 finalizzata alla
comminazione di una penale per inadempienza nella gestione del servizio di guardiania e dei servizi igienici ubicati nei Giardini della Flora Caprense;
VISTA la quarta comunicazione di avvio del procedimento Prot. 20092/2019 finalizzata alla
comminazione di una penale per inadempienza nella gestione del servizio di guardiania e dei servizi igienici ubicati nei Giardini della Flora Caprense;
VISTA la diffida Prot. nr. 20204/2019 ad adempiere al pagamento dei canoni trimestrali non corrisposti ex art. 15 del Capitolato Speciale d’Appalto;
VISTE le osservazioni pervenute dallo Studio Legale Talamona-Zaza, all’uopo incaricati dalla ditta Daedalus Caprimaze Srls, Prot. nr. 19410 del 5 agosto 2018 “Osservazioni ex art. 10 L. 241/90 – Riscontro nota prot. n. 18049 del 19.7.2019 – Concessione dei servizi connessi al Centro Polivalente di Vico Sella Orta n. 3”.
VISTE le osservazioni Prot. 20556/2019 della ditta Daedalus Caprimaze Srls ex art. 10 L. 241/90 avente ad oggetto “Riscontro note prot. n. 19864/2019 e n. 19876/2019”;
VISTA la nota protocollare nr.20599 avente ad oggetto “Riscontro nota prot. n. 20204 del
14.8.2019 – Concessione dei servizi connessi al Centro Polivalente di Vico Sella Orta n. 3” di richiesta dilazione dei canoni dovuti;
VISTO l’accoglimento della richiesta dilatoria Prot. nr.20686/2019;
VISTA la nota protocollare nr. 21045/2019 di fissazione della data per l’accertamento congiunto in contraddittorio finalizzato alla definizione dei procedimenti amministrativi relativi alla gestione dei servizi del Centro Polivalente di Vico Sella Orta n. 3 avviati con comunicazioni prot. nr. 18049 del 19.07.2019, nr.19864 del 9.08.2019, nr. 19876 del 09.08.2019 e nr. 20092 del 12.08.2019;
VISTO che con medesima nota si assegnava alla ditta affidataria il termine di nr. 15 (quindici)
giorni per produrre a supporto delle proprie controdeduzioni contratti di lavoro del personale impiegato nella gestione dei servizi e/o qualsiasi giustificativo inerente i servizi di pulizia, custodia e guardiania connessi alla gestione del Centro Polivalente di Vico Sella Orta 3 in ossequio al capitolato speciale d’appalto ed al progetto presentato in sede di gara;
VISTA la nota protocollare Prot.nr.22931/2019 a mezzo della quale, preso atto dell’inottemperanza della ditta Daedalus Caprimaze Srls al rispetto dei termini fissati per la dilazione dei pagamenti, il Settore I A.A.G.G. partecipava al concessionario che con apposita determinazione avrebbe proceduto alla risoluzione contrattuale ai sensi dell’art. 15 del Capitolato Speciale d’Appalto;
VISTA la nota protocollare nr. 23224 del 25.09.2019 relativa all’accertamento congiunto in
contraddittorio finalizzato alla definizione dei procedimenti amministrativi relativi alla gestione dei servizi del Centro Polivalente di Vico Sella Orta n. 3 avviati con comunicazioni prot. nr. 18049 del 19.07.2019, nr.19864 del 9.08.2019, nr. 19876 del 09.08.2019 e nr. 20092 del 12.08.2019;
VISTO il capitolato speciale di appalto approvato con determinazione Reg.Gen.le nr. 428/2018 ed in particolare:
– Art. 4 – “Servizi obbligatori” secondo cui i servizi obbligatori complementari alle attività
principali da garantire nei Giardini della “Flora Caprense” ed il parco pubblico sono i seguenti:
Guardiania negli orari di aperura del parco;
Vigilanza negli orari di chiusura del parco;
Pulizia escluse le aree verdi;
Gestione dei bagni pubblici.
– Art. 6 – Durata della concessione, comma 2: “La gestione potrà essere interrotta anche prima della sua scadenza qualora il concessionario si renda inadempiente agli obblighi previsti nel presente capitolato”.
– Art. 7 – Pagamento del corrispettivo comma 1: “Il canone annuo di concessione così come fissato in sede di gara dovrà corrispondersi in rate trimestrali anticipate” ed il comma 3 “In
caso di pagamento tardivo delle rate trimestrali sarà applicata una penale di € 50,00 per ogni giorno di ritardo”.
– Art. 10 – Obblighi del concessionario secondo cui il concessionario per tutto il periodo di
durata dell’affidamento è obbligato:
– a garantire il servizio di guardiania, secondo l’orario di apertura al pubblico, del parco pubblico antistante il Centro Congressi ed il parco giochi retrostante;
– a garantire il servizio di vigilanza negli orari di chiusura del parco;
– a garantire il servizio di pulizia del parco con esclusione delle aree destinate a verde;
– rendicontare e relazionare semestralmente le attività minime obbligatorie di cui all’art. 2 del presente capitolato;
– ad assicurare la manutenzione ordinaria dell’intero complesso.
– Art. 11 – Gestione Parco pubblico comma 6 secondo cui “Il concessionario assume anche l’onere di rendere efficienti i servizi igienici e di provvedere alla loro manutenzione ordinaria”.
– Art. 15 – Penale per inadempienze o ritardo degli obblighi contrattuali secondo cui:
In caso di inadempimento o ritardo degli obblighi contrattuali, ovvero in caso di non espletamento dei servizi (distintamente intesi), al concessionario inadempiente sarà applicata una penale da un minimo di € 50,00 (Euro cinquanta/00) fino ad € 500,00 (Euro cinquecento/00) in relazione alla gravità dell’infrazione ed alla ripetizione della stessa, salvo il risarcimento del maggior danno eventuale.
In tale caso il Responsabile procederà con l’avvio procedimento finalizzato alla comminazione della sanzione assegnando un termine di nr. 15 (quindici) giorni al concessionario per fornire proprie controdeduzioni alle contestazioni mosse.
L’archiviazione del procedimento o la comminazione della sanzione avverranno a mezzo
apposita determinazione del Responsabile P.O. del Settore I AAGG.
Al verificarsi della terza inosservanza è facoltà dell’Amministrazione Comunale risolvere di
diritto il contratto, esclusa la facoltà per la ditta di richiedere somme a qualsiasi titolo per le prestazioni non effettuate.
In caso di mancato pagamento anche di una sola rata trimestrale anticipata del canone comporterà la risoluzione ipso jure del contratto, previa diffida ad adempiere entro il termine di quindici giorni.
VISTE le inadempienze contrattuali contestate;
VISTA la reiterazione e la gravità delle stesse;
ATTESO che sussistono i presupposti per la risoluzione contrattuale;
RITENUTO contestualmente poter definire nel quantum le penali scaturenti dai procedimenti amministrativi relativi alla gestione dei servizi del Centro Polivalente di Vico Sella Orta n. 3 avviati con comunicazioni prot. nr. 18049 del 19.07.2019, nr.19864 del 9.08.2019, nr. 19876 del 09.08.2019 e nr. 20092 del 12.08.2019;
ATTESO che ai fini della definizione della sanzione pecuniaria si rende necessario rilevare che la ditta Daedalus Caprimaze Srls non ha prodotto alcun giustificativo in ordine agli omessi servizi contestati e le motivazioni addotte, riguardanti presunti omessi interventi di straordinaria manutenzione da parte dell’Ente, in alcun modo risultano aver inciso sulle inadempienze contestate;
TUTTO CIÒ PREMESSO E SPECIFICATO
VISTA la propria competenza trattandosi di atto gestionale
DETERMINA
– Dichiarare risolta la scrittura privata Rep. 33/2018 di affidamento della gestione dei servizi
connessi alla gestione dell’immobile denominato Centro Polivalente di Vico Sella Orta n. 3, in favore della ditta Daedalus Caprimaze Srls e per gli effetti cessata la concessione dei
servizi;
– Disporre lo sgombero dei locali e delle aree affidate liberi da persone o cose nel termine
perentorio di 15 (quindici) giorni dalla data di ricezione del presente provvedimento, con
avvertenza che in caso di mancato sgombero da persone e cose si procederà ad esecuzione
forzata con l’assistenza della Forza Pubblica ed addebito delle relative spese;
– Fissare nella misura di complessivi € 1.000,00 le penali per gli inadempimenti di cui alle
comunicazioni di avvio del procedimento prot. nr. 18049 del 19.07.2019, nr.19864 del 9.08.2019, nr. 19876 del 09.08.2019 e nr. 20092 del 12.08.2019;
– Assegnare il termine di nr. 30 giorni per il pagamento della somma di € 6.750,00 oltre Iva per le rate relative al III e IV trimestre 2018 oltre la somma di € 1.500,00 per un numero massimo di nr. 30 giorni di ritardo (oltre il quale si è configurato grave inadempimento contrattuale) e la penale di € 1.000,00 come sopra determinata;
– Notificare il presente provvedimento alla Daedalus Caprimaze Srls, avente sede legale in
Capri (NA) alla Via Semaforo nr. 3, P.Iva 08725751211, n. p. del Legale Rappresentante p.t.;
– Dare atto che il Responsabile del Procedimento è la sottoscritta.
Contro il contenuto del presente atto è ammesso ricorso, in via ordinaria, al TAR entro il termine di giorni sessanta e, in via straordinaria, al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi. I termini decorrono dalla data di notifica del provvedimento o di avvenuta piena conoscenza dello stesso.
LA RESPONSABILE DEL SETTORE
AFFARI GENERALI
AVELLINO MARICA / INFOCERT SPA
Atto sottoscritto digitalmente
In effetti, tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite negli anni hanno cercato sempre chi gestisse il centro congressi salvando l’attività cinematografica, cioè chi garantiva l’effettuazione di film sul grande schermo. Tutto iniziò quando il Sala Roma divenne una sala polifunzionale, eliminando il cinema che ad Anacapri non c’era ancora, e l’isola scoprì che per vedere un film sul grande schermo era necessario andare a terraferma e certamente una località turistica come Capri non poteva non offrire una sala cinematografica. Negli ultimi anni Anacapri con il Cinema Paradiso offre una sala cinematografica a cinque stelle, sotto tutti gli aspetti, e negli ultimi due anni sono sempre meno coloro che si recano al cinema grazie all’offerta di film su sky e le altre piattaforme. Quindi, il gestore del centro congressi e della sala cinematografica si è trovato con prime visioni dove gli spettatori erano 10, 20, 30, nessun numero significativo per abbattere almeno le spese. Il cinema per la Daedalus Caprimaze Srls è un ramo secco dove vengono stracciati soldi veri, ma in effetti, per la gara della gestione del centro congressi era chiaro sin dall’inizio che il cinema non portava alcun beneficio economico ma che ben altre dovevano essere le fonti di guadagno che, per amore della verità, non ci sono state. Il gestore del centro congressi ha cercato anche di sfruttare il bar esterno per farlo diventare un punto di riferimento musicale notturno ma non è riuscito in quest’intento non potendolo fare. Una gestione quindi contraddistinta da insuccessi economici non indifferenti dove il gestore si è trovato in difficoltà come qualsiasi altro imprenditore, che non essendo inserito nella gestione congressuale, non è riuscito ad attirare questo flusso che rappresentava la possibilità di lucrare legittimamente dall’avere vinto la gara a cui, e ciò non è causuale, non hanno partecipato altri se non la Daedalus Caprimaze Srls. Il gestore dovrà ora sgombrare in quindici giorni, decorrenti da mercoledì scorso 2 ottobre, il centro congressi dalle cose sue, pagare quanto non conferito alle casse comunali con le relative penali, pagare le cosiddette tasse sui rifiuti che, per la dimensione di quanto affidatogli, sono salate e alla fine tirare la linea che la gestione, seppur arrivata ad appena un anno, è stata, come si suol dire, un bagno di sangue. Le contestazioni che hanno portato alla risoluzione contrattuale, oltre alla mancata corresponsione di fitti, 1.125 euro al mese più iva, che per quella struttura sono un’importo a dir poco ridicolo, per i quali la Daedalus Caprimaze Srls aveva richiesto dilazione di pagamento ottenuta dall’ente pubblico e non rispettata, riguardano la mancata gestione dei servizi igienici che sono ubicati nei giardini della Flora Caprense. Contestazioni questi plurime a cui si sono affiancate quelle della mancata guardiania. Il Comune, attraverso gli uffici competenti e volendo risolvere bonariamente ogni vertenza anche per dare continuità alla gestione e garantire il cinema, aveva dato 15 giorni per produrre a supporto delle proprie controdeduzioni contratti di lavoro del personale impiegato nella gestione dei servizi e/o qualsiasi giustificativo inerente i servizi di pulizia, custodia e guardiania connessi alla gestione del Centro Polivalente di Vico Sella Orta 3 in ossequio al capitolato speciale d’appalto ed al progetto presentato in sede di gara, decorsi i quali non pervenendo alcunchè e, quindi, non garantendo la Daedalus Caprimaze Srls la possibilità di svolgere l’affidamento, ha dovuto risolvere il contratto. Con la risoluzione del contratto la Daedalus Caprimaze Srls dovrà vedere come “apparare” con la Gori e le società a cui ha fittato con il meccanismo dei “servizi” gli uffici e che potrebbero richiedere risarcimenti, avendo fatto anche investimenti sulla disponibilità di quei locali, come computer, posti di lavoro, etc. e risarcire il Comune di svariate migliaia di euro, tasse rifiuti comprese. Anche perchè quel che non conviene alla Daedalus Caprimaze Srls è avere azioni legali perchè se si mette mano a quei contratti fittizziamente non di fitto c’è il rischio che, per la società a socio unico finisca male, sotto il profilo economico. Il gestore, sembra però, aver segnalato che da mesi non funziona bene l’impianto per la proiezione dei film, dove su tre lampade ne funziona una sola e, sembrerebbe anche, segnalato al Comune, così come riferisce il gestore, il malfunzionamento dell’impianto antincendio, cosa questa che se vera è gravissima e determinerebbe responsabilità da parte dell’ente pubblico. Tra l’altro, se la Daedalus Caprimaze Srls lascerà la gestione senza opporsi bisognerà produrre una gestione comunale transitoria, fintanto non si decida come gestire il centro congressi e la sala cinematografica. Il tutto potrebbe essere fatto con personale comunale, così come sempre in modo transitorio venne fatto anni fa utilizzando il dipendente di allora del Comune, Norberto Ferraro, che ne capiva di congressi e quant’altro, e figure del genere potrebbero essere reperite solo al momento all’ufficio segreteria.