Quello che capita al Capilupi è tra il comico e l’avvilente. Dopo che giovedì 26 settembre è giunto dall’Asl Napoli 1 al piccolo nosocomio caprese, un responsabile dell’ufficio tecnico che, con alcuni operai, senza avvisare, senza un sopralluogo preventivo per rendersi conto della situazione e valutando come mettere in essere un piano di emergenza, ha interdetto il transito delle due ambulanze che effettuano il servizio del 118, in quanto la rampa è stata ritenuta inagibile. La prima versione era che l’ambulanza della Croce Rossa, a causa di “fossi”, era caduta in uno di questi richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Capri per essere rimessa in strada, mentre la seconda versione era che l’ambulanza sempre della Croce Rossa era slittata a causa di macchie d’olio sulla rampa. Quindi, tra l’incredulità degli operatori e dei cittadini, le ambulanze erano state spostate in un piccolo parcheggio, fuori norma, e che per giunta ha accesso da via Provinciale Anacapri, e i pazienti dovranno essere scaricati in barella sulla strada carrozzabile tra bus, auto e quant’altro, con grande pericolosità. La barella, una volta sulla strada, ha accesso al pronto soccorso attraverso un’area scoperta ed in caso di pioggia, come verificatosi in questi giorni, il malcapitato deve attrezzarsi con l’ombrello lanciando segni scaramantici nel momento in cui si renderà conto che per raggiungere il pronto soccorso deve passare davanti alla sala mortuaria. Dopo aver effettuato questo spostamento di sistemazione delle ambulanze del 118 e di quella per i trasferimenti che, grazie all’impegno del direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, operano a pieno regime sull’isola garantendo un ottimo servizio, l’ufficio tecnico dell’Asl è tornato a Capri con un’impresa che effettua i lavori non significativi per sistemare la rampa che era inagibile.
L’impresa ha provveduto a sostituire parte della pavimentazione della rampa senza preoccuparsi, visto che non vi era un tecnico che ne capisse e che potesse mettere in essere un lavoro a regola d’arte, che sotto la rampa vi sono i collettori che raccolgono buona parte delle acque che provengono dalla montagna che è alle spalle e si sviluppa da via Torina salendo in su, e di cui l’altra parte di acque non si è riuscita a inserire in tubazioni.
Quindi, è stato rifatto il massetto di cemento sulla fuoriuscita di acqua e la sua resistenza è certamente breve. Mercoledì scorso, dopo un paio di trasmissioni sulla webtv nuovacapritv.it, l’ufficio tecnico con l’architetto Mario Cacciapuoiti, accompagnato dai Vigili Urbani, ha effettuato un sopralluogo che ha evidenziato che quei lavori erano in corso senza alcuna procedura presso il Comune di Capri, quindi illegittimi ed immediatamente bloccati, fintanto non ne verrà sanata la posizione amministrativa che mancando ha esposto l’Asl anche ad una sanzione amministrativa.