Un trentenne cittadino ucraino con la moglie e due figlie minori era giunto a Capri con un visto turistico per far visita alla sorella inserita nel tessuto sociale caprese. Dopo una serata con un eccesso di alcool, alle 3 di notte si è scatenato il putiferio, il turista ucraino, un palestrato, esperto di arti marziali, con una spiccata indole violenta, e, con una serie di precedenti registrati nel suo paese, ha picchiato duramente la moglie aggiungendosi poi la sorella che aveva cercato invano di dividerli. Chiamati alcuni amici fino alle 6 di mattina non si è riusciti a calmare il turista ucraino e quindi è stato richiesto l’intervento degli uomini del locale Commissariato di Polizia, diretto dal Vice Questore Maria Edvige Strina. Gli agenti hanno riscontrato che le due donne erano state picchiate e quindi accompagnate al Capilupi dove gli evidenti segni di violenza sono stati refertati. Il turista ucraino aveva sfasciato la casa, rompendo vetri e arredi, davanti ai propri figli minori ed a quello della sorella. I poliziotti hanno richiesto al magistrato di turno un provvedimento di allontanamento che non è stato accordato per il turista ucraino, che, appena rientrata dall’ospedale la moglie e la sorella, è tornato nell’abitazione ed ha minacciato le due donne, ennesimo intervento dei poliziotti che lo hanno allontanato da Capri. La moglie e le figlie resteranno a Capri in ambiente protetto così come prevede la legge, per lui una serie di denunce a piede libero.