Via Krupp è un punto prioritario del programma elettorale di Marino Lembo condiviso con tutta la lista e che non sta a cuore solo ai Capresi Uniti bensì a tutta la cittadinanza. Via Krupp, che la Primavera voleva privatizzare, è stata salvata dal grande impegno di quei quattro consiglieri d’opposizione di Avanti Capri, Marino Lembo, Salvatore Ciuccio, Ludovica Di Meglio e Paola Mazzina, che unitamente a diverse associazioni, sono riuscite a bloccare una scelta scellerata. L’attuale sindaco, Marino Lembo, sta facendo di tutto per riaprire la strada dove per cinque anni la Primavera, che non l’aveva voluta riaprire, non ha fatto neanche le manutenzioni ordinarie e che oggi presentano una situazione, per questo motivo, più problematica. Entro fine luglio è previsto un intervento dei rocciatori anche per quantificare il danno provocato dalle mancate manutenzioni annuali, per le quali vi erano i soldi nel bilancio comunale, e per valutare come riaprire la strada nel più breve tempo possibile. Il sindaco Marino Lembo ha tenuto a ribadire che una cosa è sicura che di project financing non se ne parla ne oggi ne mai, che la strada resterà pubblica e verrà gestita in modo che i cittadini del mondo possano percorrerla senza pagare nessun dazio, tantomeno i capresi che sono i proprietari. Il primo cittadino ha le idee ben chiare sul futuro di via Krupp, riaprila non è l’unico obiettivo, ma solo uno dei passaggi, infatti è anche necessario, in seguito ai crolli dovuti all’incuria, recuperare la Grotta di Fra Felice. Per Marino Lembo via Krupp rappresenta un patrimonio di ingegneria naturalistica ma ancor di più un patrimonio culturale che le generazioni passate hanno consegnato e che quelle future dovranno gestire, affinchè tutto quello che è storia e cultura venga ritessuto e che via Krupp possa essere uno dei volani per il turismo e possa anche rappresentare una concreta occasione di lavoro per tanti capresi. Via Krupp non deve più rappresentare, com’è stato dal 2014 con la Primavera, il simbolo dell’abbandono e dell’inefficienza amministrativa, dove ci si è preoccupati non di dargli impulso bensì di privatizzarla. Tra l’altro la Primavera ha speso soldi non per le manutenzioni bensì per affiancare l’ufficio tecnico di lavori pubblici di consulenti a suon di decine di migliaia di euro ed apportando un vero danno alle casse comunali, d’altronde spendere i soldi della comunità per ingloriose iniziative politiche è un fiore all’occhiello della Primavera.