Dopo diversi giorni di disservizi che ha patito l’utenza, il carrello elettrico del 118, è tornato a fare il suo lavoro. In effetti, però, si è scoperto che l’unica cosa che ha fatto l’Asl è stata quella di cambiare il pacco batterie, che rappresentano la trazione del carrello, ma non sarebbe stato sistemato il blocco frenante, visto che l’ambulanza sulle discese scivola e non sempre il freno a mano riesce ad “agguantare”. Non è stato neanche risolto l’inconveniente che, in caso di pioggia, il personale e l’ammalato si bagnano, pur stando all’interno. Inoltre, non sono stati sostituiti i vetri laterali e del portellone con i plexiglass e, quindi, c’è sempre il rischio che, attraversando i vicoletti, l’ambulanza, semmai dovesse colpirli, il personale e l’ammalato si troverebbe con pezzi di vetro addosso. Sembra quasi ridicolo, se non colpevole, che oltre a sistemare il pacco batterie ed a cambiare la barella interna con una rigenerata, all’ambulanza non sia stato fatto alcun lavoro, importante ed indifferibile.