CAPILUPI: NIENTE AMBULANZA PER I CAPRESI

Dal 15 aprile in poi per l’emergenza sanitaria a Capri piove sul bagnato. Prima un’avaria che ha tenuto ferma all’ormeggio l’idroambulanza, che permette (ma solo in condizioni di mare calmo) di raggiungere via mare Napoli o la penisola sorrentina. Subito dopo, il mancato funzionamento, a causa di avarie a ripetizione e ormai ininterrotte quanto misteriose, dell’elicottero che permette in pochi minuti da Damecuta di raggiungere i nosocomi di terraferma. Infine, ed è questa la notizia delle ultime ore, il fermo per un guasto dell’ambulanza elettrica, che dal Capilupi permette ai medici e personale del 118 di raggiungere le abitazioni nelle zone alte di Capri; ma qui il problema è persino più grave, in quanto l’ambulanza elettrica, anche se dovesse essere riparata, non potrà ritornare in servizio per un problema di mancata documentazione tecnico amministrativa, problema del quale si sa solo quel poco che basta a generare una gravissima preoccupazione. Infatti, si tratta di un servizio di emergenza primario ed indispensabile, la cui mancanza allunga insopportabilmente i tempi di intervento del personale del 118 anche per i pazienti più gravi, per i quali quel ritardo si traduce nel rischio di rimetterci la vita. Ad aggravare la situazione, l’impossibilità di utilizzare per i casi di emergenza il carrello per il trasporto degli ammalati della benemerita e storica associazione San Vincenzo de’ Paoli (che non è abilitato all’emergenza). Alla fine, quindi, il personale del 118 può contare solo, e a patto che non sia impegnato in altre emergenze, sul carrello dei Vigili del Fuoco, che può aiutare il personale del 118 a raggiungere celermente il luogo di intervento, ma non ha possibilità di trasferire il paziente all’ospedale Capilupi. Questa triste e grave vicenda fa capire come la sanità sia al completo sbando a Capri e come chi è deputato a ciò non se ne occupi. Al contrario, il Capilupi dovrebbe essere il punto principale di ogni azione, anche politico-amministrativa, e chi si è assunto per la comunità caprese l’onere di vigilare affinché le tante promesse fatte nel tempo fossero mantenute avrebbe dovuto farlo con più attenzione ed efficacia, perché su un tema delicato come la sanità non si può continuare a scherzare. Se succederà qualcosa di irreparabile, nessuno potrà dire di non essere stato messo tempestivamente a conoscenza della gravità della situazione.