Friedrich Von der Horst lunedì scorso è comparso in aula in Corte d’Appello per il processo che fa seguito alla sentenza del Tribunale di Napoli, XI Sezione Penale coll C, dell’8 marzo 2018, con l a quale per il reato di rapina e lesioni aggravate era stato condannato ad 8 anni di reclusione e 5mila euro di multa oltre le spese processuali, interdizione perpetua dai pubblici uffici e interdizione legale per la durata della pena, oltre a risarcire le parti civili con 5mila euro ciascuna e le spese di costituzione e difesa di parte civile per euro 3mila. Friedrich Von der Horst, 44enne di Anacapri, in aula di Corte d’Appello ha ammesso di aver aggredito, picchiato e rapinato, la sera del 30 dicembre 2016, Gisa Pollio, un’anziana donna nella sua abitazione di via Caprile, molto benvoluta nella comunità anacaprese. Un colpo di scena per un’imputato che si è sempre professato innocente a cui ben pochi hanno creduto, anzi, in occasione di una trasmissione televisiva su nuovacapri.tv (https://www.youtube.com/watch?v=cj3QE3-0yyg) il condannato nel ricostruire cosa aveva fatto la sera della rapina era caduto in contraddizione più volte e quel video era stato acquisito dall’autorità giudiziaria. Friedrich Von der Horst, a seguito delle indagini espletate dal Commissariato di Polizia di Capri, diretto dal Vice Questore Maria Edvige Strina, venne arrestato il 20 marzo 2017 (https://www.youtube.com/watch?v=Q6Xk01lgNLQ) e rinchiuso nel carcere di Poggioreale da dove è uscito recentemente per stare agli arresti domiciliari in una comunità di recupero per tossicodipendenti in Calabria, dove in tutto ha già scontato oltre 21 mesi. Friedrich Von der Horst, nel confessare di essere l’autore di quell’efferata ed ignobile azione nei confronti di Gisa Pollio, ha anche chiesto scusa alla vittima. Difeso dall’avvocato Mario Bruno in aula Friedrich Von der Horst, condannato a 6 anni e 2mila euro di multa, oltre le spese processuali, interdizione perpetua dai pubblici uffici e interdizione legale per la durata della pena, oltre a risarcire le parti civili con 5mila euro ciascuna e le spese di costituzione e difesa di parte civile per euro 3mila, usufruendo di un concordato, una sorta di patteggiamento, con espressa rinuncia ai motivi di appello, è apparso in condizioni di salute migliori di quanto era in carcere. Creatosi il problema che il programma di recupero della comunità teurapeutica per tossicodipendenti può durare al massimo un anno e mezzo, il suo legale ha presentato ricorso in Cassazione alla condanna in appello per evitare che la sentenza vada in giudicato nei termini, ovvero sei mesi dalla pronuncia. La sentenza è stata pronunciata dal collegio di giudici, Vincenzo Alabiso, Consigliere Estensore Andrea Rovita e Consigliere Maria Dolores Carapella, che hanno valutato con il Procuratore Generale Domenico Parisi il concordato. Ricorrere in Cassazione è una strategia difensiva per prendere al massimo un anno e mezzo di tempo all’iscrizione sul ceritficato penale della condanna per rapina e lesioni e sperare che uscendo dalla comunità il Von der Horst, possa essere affidamento ai servizi sociali del Comune di Anacapri o che qualcuno gli dia lavoro, riuscendo così a tornare ad Anacapri. Cose quest’ultima difficile in quanto chi gli dovesse dare un lavoro si troverebbe sempre un rapinatore tra i suoi dipendenti e una grande attenzione delle forze dell’ordine.
C’è da tenere anche conto che la Cassazione potrebbe pronunciarsi sulla sentenza di condanna in appello molto prima di un anno in considerazione che il Von der Horst, è detenuto, anche se non in carcere ma in una comunità, almeno questa è la prassi. Le ragioni delle parti civili, Gisa Pollio e il Comune di Anacapri sono state rappresentate in tribunale dall’avvocato Mario Del Savio, che ha espedito il suo ruolo con professionalità e determinazione ed anche davanti alle richieste del legale del condannato di non ammissione del Comune quale parte civile ha ottimamente indotto il collegio giudicante del Tribunale di Napoli di accettarla, anche, perchè, è difficile per un ente pubblico quale il Comune di Anacapri potersi costituire per il danno d’immagine in un processo per rapina e lesioni gravi. In effetti la comunità anacaprese davanti a quanto perpretato dal Von der Horst ai danni di Gisa Pollio, una donna giudicata buona ed operosa, preferirebbe che questi scontasse tutta la pena in carcere, piuttosto che ad Anacapri, anche, perchè quella sera del 30 dicembre 2016, sotto i colpi inferti ad un fisico gracile e minuto, la vicenda poteva avere un esito ancor più tragico.