All’incontro che si è tenuto la scorsa settimana a Napoli all’Asl Napoli 1, convocata dal direttore generale, Mario Forlenza, a cui hanno partecipato i sindaci dei due comuni, Gianni De Martino (che si è presentato con il delegato alla sanità Paolo Falco e gli assessori Roberto Bozzaotre, Antonino Esposito e Caterina Manzi), e Franco Cerrotta, che l’avevano richiesta, sono intervenuti il direttore sanitario aziendale, Pasquale Di Girolamo Faraone, il direttore Cot 118, Giuseppe Galano, il direttore Dao, Giuseppe Russo, il Direttore Sanitario P.O. Loreto Mare, Nunzio Quinto, il responsabile della direzione sanitaria del Capilupi Natale De Falco. Prima della riunione da Capri era partito al gran completo il Comitato Civico art. 32 Capri Salviamo il Capilupi, con il presidente Concetta Spatola, Gelsomina Maresca, Costanza Bozzaotre, Annamaria Esposito e Patrizio Messercola, oltre ad una trentina di cittadini pur invece attendendosi una ben più massiccia partecipazione. Mario Forlenza, ha quindi esteso la riunione a tutti i partecipanti. Concetta Spatola sul suo profilo facebook ha racchiuso l’esito dell’incontro in queste righe: Come anticipatovi, riepilogo sommariamente quello che è avvenuto ieri: innanzitutto sono sinceramente molto contenta della posizione assunta dalle due amministrazioni. Pugni sul tavolo, posizioni decise, richieste precise. Non potevano fare di più e chi era presente non può che darmene conferma. Due amministrazioni, di due comuni diversi, ma uniti e fermi in una posizione comune che può riassumersi nella garanzia del diritto della salute a tutti i cittadini, senza se e senza ma. Eccelso anche l’intervento del dott. Falco che ha rappresentato quante chiacchiere e quanto tempo speso per raggiungere risultati mai realizzati.
Un elenco di necessità chiare che vanno garantite al più presto come una sala operatoria messa a norma con personale dedicato, operativa realmente h24 e non nelle condizioni in cui oggi versa. Passo sul mio intervento che, praticamente, è ampiamente riportato nell’intervista che ognuno di voi ha potuto vedere su Nuova Capri. Io ribatto sul fatto che vi sono seri problemi di comunicazione tra il direttore sanitario e la direzione generale, in quanto, pare, tante situazioni in cui versa l’ospedale di Capri non sono conosciute dal Direttore Generale. Forse perché sono anni che i direttori sanitari vengono a Capri una volta a settimana e non tutti i giorni come dovrebbero, e spesso l’Ospedale viene lasciato all’autogestione di chi al mattino si innalza ad un ruolo che non gli compete, di cui non ha neanche i titoli, e ne fa quello che vuole. Noi abbiamo bisogno innanzitutto di verità, verità che fino ad oggi sono mancate. Passiamo per coloro che creano allarmisti e fanno crescere il panico. Ma non è cosi: e questo ci è stato confermato davanti a tutti dal dottor Russo. Lui ha confermato quanto faccia schifo la sala operatoria, quanti problemi ha la dialisi, e tante altre cose che qui non sto a dire, ma che, credetemi ho sciorinato tutte. RISULTATI: Il Direttore Sanitario deve venire tutti i giorni a Capri; lunedì deve redigere una relazione sulle condizioni reali dell’Ospedale (e guai se impupazza le risultanze – noi le condizioni le conosciamo e se scrive il contrario gliela facciamo mangiare la relazione!); il tavolo tecnico insediato dovrà lavorare su obiettivi a breve, medio e lungo termine sia sotto il profilo strutturale dello stabile che per quanto riguarda le attrezzature e l’organico. Il Direttore Generale verrà a breve a Capri. Speriamo bene. Grazie ancora a tutti i presenti, grazie a chi ci segue, grazie al determinato Gianni Di Martino ed al sempre mitico Franco Cerrotta, grazie a Paolo Falco che mi sopporta da un po’ di anni con grande pazienza e grazie a chi mi ha istruito (si perché di tante cose non le conosco e ho bisogno di chi me le dice). Buona serata a tutti ps: #noinonsiamoscartine”. Il lunedì mattina quindi ci si aspettava una celere relazione su cosa c’è e cosa occorre al Capilupi ad opera della direzione sanitaria del Capilupi, per mano del direttore Natale De Falco, che non c’è stata ancora (l’articolo viene scritto il giovedì mattina) in quanto questi starebbe verificando i macchinari presenti uno ad uno e non può dedicare più di tre giorni a settimana al Capilupi così come sarebbe il suo incarico che prevede altri due giorni a terraferma per il Servizio Qualità. Il fatto che nel corso della riunione alla direzione dell’Asl Napoli 1 sia stato detto che il direttore Natale De Falco deve recarsi a Capri tutti i giorni è stato detto solo a parole, nel senso che non è stata presa carta e penna e messo per iscritto. Quindi di fatto il direttore Natale De Falco, salvo diversa disposizione, a Capri viene tre giorni a settimana e alla sua direzione non vi è supporto di personale qualificato che potrebbe coadiuvarlo per far funzionare la direzione stessa, in effetti basterebbe una figura amministrativa di esperienza come vi era prima Laura Strina che è andata in pensione ed è stata sostituita con chi prima si occupava di incassare i ticket ed un’altra figura che si occupa del coordinamento e dei turni, insomma se non viene prevista al Capilupi una figura amministrativa, la direzione stessa non può funzionare. Dopo la riunione alla direzione dell’Asl Napoli 1, quale macchinario è già arrivato, il Loreto Mare ha rinunciato a qualche vecchia attrezzatura per darla a Capri, cosa questa che in effetti è un paliativo e non è la soluzione. Insomma alla fine sembra proprio che quei primi risultati, almeno come metodo, dopo la riunione a Napoli all’Asl Napoli 1 non ci sono stati. Da tener presente che è passato un anno da quando il direttore generale Mario Forlenza, fece credere che il problema Capilupi sarebbe stato affrontato con celerità ed invece non è stato fatto nulla, sembrava addirittura che i lavori per il recupero dell’ala vecchia sarebbero iniziati a tambur battente mentre oggi il risultato è che i solai di quella parte se ne stanno cadendo. Intanto, almeno con l’elicottero non dovrebbero esserci più problemi, anche, perchè, la riunione all’Asl a Napoli è partita proprio perchè vi sono stati due mancati interventi dell’elicottero del 118 che risultava guasto. Quello che alla fine vuole Capri è che oltre ai lavori per il recupero dell’ala vecchia venga rispettato il piano ospedaliero regionale con il riconoscimento del Capilupi come zona disagiata, così da una parte verrà salvato il Capilupi e dall’altra i capresi e i turisti se dovessero usufruirne. Ma il piano ospedaliero regionale e il riconoscimento di zona disagiata non possono essere più solo sulla carta è ora che tutto questo venga messo in pratica.