E’ un periodo fortunato per Guido Lembo, l’anima della taverna Anema e Core che ha creato quel qualcosa che a Capri non c’era e che oggi è un vero e proprio brand conosciuto nel mondo e che quindi va tutelato. Proprio in quest’ottica Guido Lembo, attraverso la società proprietaria del brand Taverna Anema e Core, ha provveduto a registrare anni fa il marchio sia a livello europeo che internazionale, riuscendo a proteggerlo da chi voleva aprire taverne ed attività simili o comunque connesse, sfruttando l’onda lunga del suo successo, cosa questa non di poco conto, anzi. Per il brand, Guido Lembo e la sua società, sono stati citati in tribunale dai titolari dei diritti della celebre canzone Anema e Core, gli eredi di Salve D’Esposito. Eredi questi che hanno citato Guido Lembo affinchè venissero dichiarati nulli i marchi registrati, indirizzando anni fa la citazione che a fine settembre è stata oggetto di sentenza del tribunale che ha respinto ogni richiesta avanzata. Una grande soddisfazione per la famiglia Lembo le cui ragioni sono state difese dall’avvocato Maurizio Borghese, esperto in materia di marchi, brevetti e diritto d’autore, unitamente all’avvocato napoletano Rossella Giordano e Maria Francesca Quattrone.
Il marchio di Guido Lembo nasceva dal nome della taverna più nota nel mondo, ovvero Taverna Anema e Core e Anema e Core, che fu da questi fondata nel 1994, quindi 24 anni fa, come locale di intrattenimento ed attività di ristorazione (celebri i matrimoni ed eventi esclusivi della taverna hanno visto la somministrazione di cibo senza alterarne la cornice musicale che è l’elemento principale) e bar, registrando il marchio dopo un paio di anni, con l’esplosione del successo. Un successo che non è legato alla celebre canzone Anema e Core di Salve D’Esposito bensì a quel personaggio che è Guido Lembo, che da 24 anni propone in giro per il mondo e da pasqua a novembre ed a fine anno, ogni sera nella sua taverna, e, che ha creato in modo naturale un format che è inimitabile, perchè il format è lui. Per Guido Lembo è indubbio che la canzone Anema e Core è quel qualcosa di unico e tutti i meriti vanno agli autori, ma non è ammissibile che il nome della sua taverna possa vedere vantare diritti da parte degli eredi degli autori, che sotto il profilo musicale giustamente sono tutelati dalla Siae, quindi sono due cose distinte e separate.
A Capri, dove Guido Lembo, che è rimasto una persona semplice e che non si è offuscato dall’incredibile e meritato successo, i più sostengono a ragione che come l’avesse chiamata quella taverna sarebbe oggi celebre in tutto il mondo perchè c’è Guido Lembo. La notizia della vittoria del giudizio civile, la cui sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Roma che ha respinto la richiesta degli eredi che hanno i diritti della celebre canzone e decisa da tra magistrati, Tommaso Marvasi, Fausto Basile ed Andrea Postiglione, per il caprese Guido Lembo è un’ottima notizia specialmente in questo momento della vita dell’artista, che ha quasi completato il periodo di convalescenza e che per quest’estate ha consegnato la Taverna Anema e Core al figlio Gianluigi, che sta riscuotendo molto successo salendo faticosamente una scala non facile per chi voleva sentire solo la voce e la musica dello chansonier caprese. Gianluigi Lembo, laureato in legge e che fino a qualche anno fa era solo il manager del padre e della Taverna ha saputo intelligentemente creare un suo format distante da quello del padre, originale, riuscendo a non offuscare neanche lontanamente l’immagine e la notorietà del padre, conquistata giorno per giorno faticosamente.
Certamente oggi la Taverna Anema e Core ha due artisti, uno che è un fuoriclasse indiscusso che è Guido Lembo e l’altro che è un emergente quale Gianluigi Lembo, insieme sono un diamante, che potrebbe chiamarsi Anema e Core, che musicalmente ha più sfaccettature.
L’umiltà, che è una caratteristica del carattere di quel Guido Lembo a cui Capri e i capresi vogliono un gran bene è l’elemento che non ha creato nessuna competizione tra padre e figlio, anzi, per l’artista internazionale avere con se il figlio al proprio fianco è una grande soddisfazione.