La Barracca, così si chiama la costruzione di via Moneta di proprietà dell’imprenditore Biagio Gargiulo, che in seguito all’inchiesta in cui è coinvolto ed ha portato all’arresto dell’architetto Massimo Stroscio ai domiciliari, ha avuto la visita per i reati edilizi che si presumevano, dai Carabinieri della Stazione di Capri, che si sono avvalsi dell’ufficio tecnico, verifica estesa alla sua abitazione di famiglia. La Barracca, così come indica la mattonella sul cancello d’ingresso, sorge a breve distanza dal serbatoio d’acqua della Gori di Tiberio alta, lungo un sentiero stradina in cui insistono altre abitazioni. I Carabinieri hanno effettuato un sopralluogo edile simultaneamente a La Barracca ed all’abitazione del costruttore, assente perchè colpito da divieto di dimora nel Comune di Capri, contestando innumerovoli abusi edilizi ed anche che, a differenza di altri cittadini, le ordinanze di abbattimento a suo carico erano state congelate, mettendo in luce e rafforzando l’idea che il rapporto di coesione e connivenza tra questi e l’ufficio tecnico, non è un aspetto marginale. Un aspetto importante e altrettanto non marginale è il fatto che prima del 2014 il responsabile dei lavori pubblici era l’architetto Massimo Stroscio, assunto anni fa al Comune come geometra e poi laureatosi in architettura (certo laurearsi e lavorare cinque giorni a settimana al Comune è una cosa che gli fa onore perchè la laurea, seppur breve, 3 anni invece di 5, non è stata presa con le figurine Panini come si suol dire), tecnico questo poi spostato dalla Primavera dai lavori pubblici a quelli privati, quindi una persona che a suon di somme urgenze e piccoli appalti Biagio Gargiulo conosceva bene e che sulle note dei motti di bandiera primaverini si, ci stiamo provando, il vento sta cambiando, il costruttore si è trovato il tecnico a quelli privati, che sono la causa delle sue disgrazie giudiziarie, un falso ripristino di cui la magistratura ritiene fatto d’amore e d’accordo proprio dal costruttore con l’avallo dell’ex responsabile dell’edilizia privata, Massimo Stroscio, oggi agli arresti domiciliari.
la zona ove vi è La Barracca
Grande soddisfazione del sindaco, Gianni De Martino, che volle fortissimamente volle lo spostamento di Massimo Stroscio dall’edilizia pubblica a quella privata, che pur essendogli vietato di effettuare progettazioni nel comune dove è sindaco e dove ha tenuto per se le deleghe a “Edilizia Privata ed Urbanistica”, ha infranto la legge che dovrebbe essere uguale per tutti, specialmente per il sindaco che dovrebbe dare il buon esempio. Molti tecnici privati hanno esultato per la nomina di Massimo Stroscio all’edilizia privata e specialmente l’enturage della Primavera armati di compasso e cardarella hanno tirato un sospiro di sollievo, applaudito, quegli stessi tecnici, di cui molti sono oggi accusati di brogli e falsi non solo per i condoni edilizi. E’ sintomatico che se la magistratura dovesse arrestare tutti i tecnici oggi accusati di brogli si potrebbe sovrapporre le loro figure alla maggioranza dei grandi accusatori dell’inchiesta Woodcock, arrivando a passare da accusatori ad accusati, dal banco degli accusatori a quello degli accusati, ma questa è una cosa che non accadrà perchè è una coincidenza e questo scambio di ruoli vorrebbe dire che quell’inchiesta è stata pilotata, messa in campo ad arte per eliminare chi poteva dare fastidio a disegni ben più grandi di affari e politica, una sorta di mafia locale, una sorta di mano nera sporca di cemento, una sorta di operazione in cui un magistrato incosciamente è stato portato a ritenere quello che non era. Anzi certamente il processo Woodcook per quel che riguarda Capri si svolgerà celermente e se c’è chi ha sbagliato verrà consegnato alla giustizia, sarebbe grave se non fosse così, molto! Tornando a La Barracca, per questi abusi e quelli della sua abitazione familiare Biagio Gargiulo è stato denunciato a piede libero. I Carabinieri in via Moneta a La Barracca hanno trovato tutto tranne che una baracca, bensì una costruzione vera e propria su due piani, una sorta di tinello che era un luogo conviviale dove avvenivano pranzi e cene con numerosi persone comuni dell’isola, amici del costruttore, cene queste che non venivano neanche disdegnate da politici e tecnici e non ultimi esponenti delle forze dell’ordine. Sulle pareti decine e decine di immagini fotografiche che testimoniavano che La Barracca per il costruttore Biagio Gargiulo era un ritrovo dove divertirsi con gli amici intorno ad un tavolo a pranzare per lo più con i prodotti della terra che questi coltivava e di cui omaggiava un po’ tutti, d’altronde Biagio Gargiulo è conosciuto anche per la sua semplicità e generosità, un luogo per feste e festicciole dove ad esempio era ospite più volte il Presidente del Consiglio Comunale Fabio De Gregorio, un paio di ex sindaci, ex assessori e non ultimi un bel po’ di tecnici privati, tra cui per legittimare il tutto c’era anche chi si sedeva badando ad andarci senza divisa.
La Barracca sorge dove decine di anni fa i cosiddetti comunisti dell’epoca festeggiavano il 1° maggio, festa dei lavoratori, quel terreno faceva parte della proprietà Pascotto che si estendeva da Tiberio a Cesina, venne poi acquistata da Biagio Gargiulo, che negli anni da quella baracca ha creato La Barracca, una sorta di cottage con viali e quant’altro, una sorta di casa vacanze dove trascorrere quel po’ di tempo libero di un lavoratore e circondarsi degli amici, in alcuni casi molto potenti a tal punto che quando i vicini sentivano lo sparo di piccoli fuochi d’artificio, commentavano “oggi c’è a pranzo anche il sindaco”, ritratto nelle foto, come gli altri commensali, che coprivano le pareti della grande stanza da pranzo fino alla cucina. La meraviglia non è rappresentata tanto dall’imponente ritrovo ma più dal fatto che amministratori comunali la frequentano consci di trascorrere qualche ora di relax in un posto interamente abusivo e quindi una sorta di omologazione dell’illegalità, cosa questa non consentita al cittadino comune, che quando si lamentava dal primo cittadino di essere vessato dall’architetto Massimo Stroscio, gli veniva risposto che la legge è legge e Gianni De Martino sottolineava (?!?) non poteva far nulla. Giovedì scorso al Comune di Capri è stata depositata la relazione tecnica degli abusi che i Carabinieri, con il supporto dell’ufficio tecnico, hanno riscontrato e si vocifera nei corridai comunali che si tratterebbe di appena un centinaio di pagine, che avrebbero turbato l’animo di non pochi. Biagio Gargiulo, sta vivendo un momento particolare, dopo la misura del divieto di dimora a suo carico, il ritrovamento e il sequestro di telefonini, computer e documenti, la repressione all’abusivismo edilizio presso la sua abitazione e La Barracca con il rischio che se dovesse emergere la lottizzazione abusiva potrebbe scattare il sequestro e confisca, perchè non sarebbero più solo abusi edili, di quelle proprietà e tanti altri guai. Al momento, la sua impresa, l’Edil Andala, non può effettuare neanche lavori pubblici e per questo motivo è stato chiesto all’autorità anticorruzione, dal responsabile dei lavori pubblici, il geometra Vincenzo Matassa, se sospendergli l’esecuzione di opere pubbliche per le quali dovevano iniziare i lavori a giorni al Comune di Capri, in seguito a gara di appalto che era stata vinta. L’Edil Andala, definita di fiducia del Comune di Capri, ha effettuato negli anni numerosi lavori per conto dell’ente fatturando negli anni dai 300mila ai 450mila euro all’anno. Biagio Gargiulo è oggi conscio che con tutta questa situazione è stata messa una pietra tombale sui lavori pubblici, somme urgenze di cui beneficiava e gara di appalto, quindi le prospettive del dopo bufera non sono rosee. Cosa diranno computer e telefonini, al vaglio degli investigatori, non si sa perchè è coperto dal massimo riserbo, ma certamente esperti informatici che stanno passando al setaccio le memorie e gli hard disk, potrebbero farli parlare raccontando quel qualcosa che oggi si può solo pensare e di cui una traccia confermerebbe.