Date le gravi accuse ed ulteriori accertamenti il Giudice per le Indagini Preliminari ha rigettato la richiesta dell’avvocato Mario Del Savio, legale di fiducia dell’ex responsabile dei lavori pubblici del Comune di Capri, architetto Massimo Stroscio per convertire la misura cautelare degli arresti domiciliari a cui questi è sottoposto con il divieto di dimora a Capri. Massimo Stroscio è stato arrestato il 7 agosto scorso dai Carabinieri di Capri, diretti dal Capitano Della Rovere. Al momento dell’arresto, avvenuto al Comune di Capri, mentre stava per riunirsi la commissione edilizia, i Carabinieri lo hanno tratto in arresto, condotto a Sorrento per le foto segnaletiche e le impronte digitali e scortato al suo domicilio napoletano. Ad accogliere le richieste del Pubblico Ministero Maria Carolina De Pasquale il Gip del Tribunale di Napoli Claudio Marcopide. Al tecnico, il deus ex machina dell’edilizia a Capri, indagato in altre inchieste, vennero sequestrati anche il computer e i telefonini, oggetto di indagini. L’accusa oltre che per Massimo Stroscio, anche per l’imprenditore edile Biagio Gargiulo e l’imprenditore Saverio Paone, nipote del patron di «Kiton», è di frode processuale, falso ideologico e falso materiale, commessi in concorso. Per Massimo Stroscio arresti domiciliari, per Gargiulo e Paone il divieto di dimora nel Comune di Capri.