Sparito il Rolex dello skipper, la Polizia sulle tracce del responsabile
La notte del 26 luglio all’altezza della statua dello scugnizzo a Marina di Caterola un gommone, un tender di appoggio ad un catamarano, è stato speronato da un’imbarcazione che rientrava in porto a forte velocità mentre i passeggeri si godevano la traversata con musica ad alto volume. Sul gommone due persone, un cittadino inglese di 49anni ed uno skipper esperto avellinese di 44anni ma da sempre a Salerno, Luigi Castria. I due erano su un tender di ultima generazione quando sono stati investiti dal motoscafo, in base alla ricostruzione operata da Circomare Capri, un Itama 40, Ginseng, della compagnia isolana Capri Boat Service, gestita da Antonio Aprea, una persona ben esperta di mare e certamente non uno scapestrato, anzi. Il Ginseng, rientrava da Nerano dove insieme ad altra imbarcazione aveva condotto una ventina di persone per una cena, l’altra imbarcazione ha fatto avaria e quindi tutti i passeggeri, una vera e propria comitiva, si sono riversati sul veloce motoscafo. Al rientro, dopo cena, a bordo del Ginseng, musica e divertimento per una serata spensierata, Antonio Aprea ben saldo al timone. Dal Ginseng dicono che non hanno loro speronato il tender, ma che si sono accorti che c’era qualcuno in mare e lo hanno soccorso subito, praticando massaggio cardiaco e quant’altro necessario a salvargli la vita, in quanto il corpo era rivolto con il viso in acqua. Dopo aver riportato a terra l’esperto skipper Luigi Castria con l’intervento del 118 l’equipaggio del Ginseng avrebbe sbarcato gli amici sul molo ed avrebbe ripreso il largo per cercare il tender che prima non avrebbero visto e dove hanno trovato un cittadino inglese, con una ferita lacero-contusa alla testa e frattura al braccio sinistro, portato subito a terra grazie anche alla motovedetta della Guardia Costiera di Circomare che l’equipaggio del Ginseng aveva allertato e prontamente intervenuta. Luigi Castria le cui condizioni sono ancora molto preoccupanti è stato subito trasferito in elicottero del 118 a Napoli in ospedale al Monaldi dove è ricoverato da diversi giorni ma sembrerebbe uscito da quel tunnel che è tra la vita e la morte. Le indagini di Circomare Capri, dirette dal Tenente di Vascello Daniele Praticò e svolte dal Primo Luogotenente Vincenzo Vitiello, responsabile della Sezione Tecnica ed Operativa, che espletandole e ricostruendo la dinamica dei fatti ha avuto certezza che il Ginseng ha speronato il tender di cinque metri, e, quindi denunciato l’amministratore della Capri Boat Service, Antonio Aprea, per lesioni gravi ed altri reati inerenti il codice della navigazione. Al comandante del Ginseng e ad altre persone della società in ospedale sono state effettuate le analisi tossicologiche come da prassi, Antonio Aprea, ha anche ammesso di aver bevuto una birra ma non oltre, seppur dai video, poi tutti rimossi da facebook, si nota che anche lui aveva il bicchere con del vino al ristorante a Nerano, ma ciò non è una prova, saranno le analisi a stabilire il grado alcolico di quella tragica serata. Luigi Castria, appunto un esperto skipper, aveva condotto l’inglese ed i suoi familiari con il catamarano a noleggio a Capri che era intanto ancorato a Marina Piccola. Durante lo svolgimento dell’attività investigativa Circomare Capri ha provveduto a sequestrare, a scopo probatorio, il tender sinistrato ed il Ginseng, fermo restando che su entrambi i mezzi vi sarebbero palesi segni della collisione. Il tender è stato ritrovato da Circomare Capri con il motore spento e stessa cosa per le luci di segnalazione in quanto dotato, come d’altronde tutti i mezzi, della chiave di accensione a laccio, che nel momento della collisione si sarebbe sganciata perché ben salda al polso di Luigi Castria. Dopo 48 ore dall’incidente il padre di Luigi Castria ha anche sporto denuncia alla Questura di Salerno contro ignoti in quanto dal polso del figlio è sparito un Rolex del valore di quindicimila euro per il quale indagano i poliziotti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di Capri che sarebbero risaliti da riscontri che lo skipper a Capri aveva ancora l’orologio al polso e quindi le indagini proseguono verso la terraferma, dove, nella confusione ed agitazione, il Rolex sarebbe sparito. Le indagini di Circomare sono in corso e su delega del magistrato della Procura della Repubblica che segue il caso nelle prossime ore verranno ascoltate, altre persone per fornire informazioni come a conoscenza dei fatti.