Gli orologi di Chopard, un brand di altissimo livello, maison francese leader nel settore del lusso, negli scorsi giorni sono stati al centro di un vero e proprio giallo, battuto dalle agenzie di stampa. Giovedì scorso il corriere che si occupa di trasportare preziosi per la maggior parte delle gioiellerie isolane, Ferrari, ha consegnato alcuni pacchi al neo ristorante di Palazzo Cerio, Iki, che ha un corner in cui espone borse di Chopard. Oltre agli scatoli contenenti le borse del prestigioso brand francese erroneamente al ristorante era stato consegnato anche un pacco che conteneva orologi che in pochi minuti sono diventati del valore di 2milioni di euro ed in qualche ora al loro effettivo valore ovvero poco più di 150mila euro. Lo scatolo con gli orologi doveva invece essere consegnato alla celebre boutique del lusso Trucchi, che tra i prestigiosi brand annovera anche Chopard, ma l’errore non era del corriere bensì del mittente, che, erroneamente aveva indicato come destinatario il ristorante Iki piuttosto che Trucchi. Quando la titolare del ristorante si è resa conto che seppur gli orologi erano indirizzati a lei erano invece della gioielleria l’ha contattata per consegnarli a sua volta, così come ha fatto. E’ stata questa l’occasione, per il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e dallo speaker Gianni Simioli della trasmissione radiofonica La radiazza di RadioMarte, per mettere in luce che “questa storia dimostra, per l’ennesima volta, quanto siano falsi i luoghi comuni su Napoli che spesso ritornano, anche in servizi televisivi, come dimostra il caso recente di un giornalista che, parlando di un borseggio a Napoli, aveva fatto intendere che era ‘normale’ essere derubati a Napoli”. In effetti bisogna compiacersi per l’onestà dei titolari del ristorante Iki che era comunque fuor dubbio, ma bisogna anche rilevare che l’indomani gli uffici della Chopard di Parigi si sarebbero resi conto dell’errore compiuto ed avrebbero potuto attivare per il disguido i Carabinieri, cosa questa che non si è verificata e quindi un plauso ai ristoratori che non potevano fare altro.