Il Consiglio Comunale di Capri, richiesto d’urgenza da Avanti Capri, con una pec del 16 luglio, che per regolamento doveva essere convocato per il 20 luglio massimo, mentre invece soltanto il 24 luglio è stato fissato per il 30 luglio, dando vita ad un vero e proprio giallo. Il presidente del Consiglio Comunale Fabio De Gregorio ha trasmesso alle ore 11 circa una prima convocazione con un ordine del giorno di 14 punti tra cui il regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse a seguito della notifica ingiunzione di pagamento – esame ed approvazione, dove era relatore l’assessore Antonino Esposito. Poi appena un’ora dopo viene convocato nuovamente il Consiglio Comunale, che sostituiva il primo, dove misteriosamente scompariva il punto 14, lasciando quindi solo 13 punti da discutere. Come mai il 14mo punto del primo ordine del giorno è sparito dopo un’ora? Cosa si cela dietro questa eliminazione improvvisa? Va sottolineato che quest’argomento stava a cuore ad Avanti Capri che aveva raccolto un’istanza dell’associazione albergatori a firma del presidente Sergio Gargiulo, nonostante l’assessore al turismo Antonino Esposito fosse da diverse settimane componente del direttivo della medesima associazione, non aveva mai voluto accogliere. E’ stato per merito del consigliere d’opposizione Salvatore Ciuccio, che aveva invitato la Primavera ad acconsentire una definizione agevolata, cosa questa consentita dalla legge. A parte il giallo del modificato doppio ordine del giorno, di cui non si ha memoria di un caso simile, va chiarito che il regolamento comunale sul funzionamento del Consiglio Comunale prevede che quando richiesto d’urgenza debba essere convocato entro tre giorni e non quando fa comodo al presidente del Consiglio Comunale ed alla Primavera, di cui questo è la massima espressione. Fabio De Gregorio era a conoscenza che dal 23 luglio il capogruppo di Avanti Capri Marino Lembo per motivi personali sarebbe stato fuori Capri, così come era a conoscenza che Paola Mazzina il 30 luglio non poteva esserci, quindi convocare il Consiglio Comunale, che è l’atto politico più importante in assoluto, in una data dove vi saranno 2 assenti su 4 del gruppo Avanti Capri significa cercare di far sminuire la loro azione politica ed equivale ad un tentativo di neutralizzare il ruolo politico del gruppo di opposizione, un giochino messo in atto, ad arte, da chi ha paura del confronto. Anche perchè, la motivazione della richiesta d’urgenza del Consiglio Comunale, da parte dei quattro consiglieri di Avanti Capri, Marino Lembo, Salvatore Ciuccio, Paola Mazzina e Ludovica di Meglio scaturiva dalla richiesta di chiarimento circa il sequestro operato dai Carabinieri della Stazione di Capri del box realizzato in pvc in via San Francesco dalla Capri Servizi, su autorizzazione del sindaco, che certamente non avrebbe potuto rilasciare, vista la materia piena di illegittimità ed illegalità che illustrate in Consiglio Comunale avrebbero portato alla richiesta, come già preannunciato da Avanti Capri, delle dimissioni sia del sindaco Gianni De Martino, sia di quello che viene definito uno spregiudicato, il presidente della Capri Servizi Costanzo Cerrotta unitamente agli altri due consiglieri di amministrazione scelti dalla Primavera, ovvero il mancato consigliere comunale alle scorse amministrative Pierluigi Salvia e Francesca Catuogno, indennizzata per la mancata ed ingiusta assunzione al porto turistico con un posto in consiglio di amministrazione nella società comunale che si occupa di rifiuti e tributi. Non è una coincidenza che l’assenza di Marino Lembo è un’occasione ghiotta per la Primavera, che ha preferito violare il regolamento comunale pur di approfittarne, visto che di quest’argomento ne è lui il relatore ed è esperto della materia urbanistica. Quindi mancando la figura del capogruppo Marino Lembo probabilmente visto che il presidente del Consiglio Comunale, Fabio De Gregorio non ha convocato entro i tre giorni previsti dal regolamento comunale, anche se si era correttamente impegnato verbalmente a spostarlo per fare in modo che ci fosse il capogruppo Marino Lembo, la Primavera invece ha deciso esponendo alla scorrettezza Fabio De Gregorio, tendendo un tranello ha invece deciso che era meglio affrontare un Consiglio Comunale senza il relatore, visto che sarebbero state chieste le dimissioni del sindaco e dell’intero consiglio di amministrazione della Capri Servizi, il 24 luglio forse nell’euforia, forse nella confusione, ha mandato prima una convocazione e poi l’altra.